Anche il servizio di refezione scolastica è argomento di scontro per l’opposizione consiliare al Comune di Favara. Sull’argomento intervengono le consigliere del gruppo Misto Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo, che in una nota chiedono: “se e come è stata impiegata la somma di circa € 30.000,00 residuata da quella inserita nel Piano Esecutivo di Gestione 2015 per la refezione scolastica”.
Proprio qualche giorno fa l’assessore alla Pubblica Istruzione Rossella Carlino, aveva comunicato che l’Amministrazione comunale era impegnata per garantire la continuità del servizio nonostante il dissesto in cui versa l’Ente. L’obiettivo è quello di assicurare il pasto ai bambini della scuola attraverso una gara per la preparazione e la fornitura, mentre per quanto riguarda la distribuzione il compito sarebbe passato ai “contrattisti” in servizio al Comune.
Ma per Chiapparo e Castronovo “niente Bilancio e niente servizi, a cominciare dalle mense scolastiche, con la conseguenza che centinaia di famiglie si ritroveranno senza servizio e che le scuole avranno difficoltà a mantenere il tempo pieno, con ovvie ripercussioni anche sul fronte occupazionale”.
E’ comunque appena il caso di ricordare che nel Piano di riequilibrio finanziario proposto dalla precedente amministrazione la copertura finanziaria per la mensa scolastica veniva a mancare a partire dal 2017. Con la dichiarazione da parte della dirigente del settore finanze dell’impossibilità a rispettare i presupposti del Piano e l’impossibilità a formulare il bilancio di previsione per il 2016 in pareggio, con la proposta di dissesto, anche questo spiraglio è saltato. Infatti come si legge la proposta di delibera della Giunta e come ripreso anche nella nota delle consigliere del Gruppo Misto: “a causa della situazione economico-finanziaria sopra descritta l’Ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili”.
In ragione di ciò Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo scrivono: “ci si chiede come possa la Giunta grillina, scommettendo con se stessa (ma facendo i conti senza l’oste) millantare l’impegno di garantire la continuità del servizio di refezione scolastica. La Verità è che i primi a pagare saranno i Bambini, che sconteranno sulla loro pelle la mancata approvazione del bilancio di previsione 2016”. Colpa che, ci permettiamo di aggiungere, ricade su chi il danno lo ha causato e non certo su chi lo ha evidenziato e reso pubblico.
Per le due consigliere d’opposizione la mensa poteva e doveva essere assicurata e si chiedono: “perché, anche in quest’ambito, come per la Nettezza Urbana, non sia stata fatta una proroga per assicurare il servizio almeno nei primi giorni dell’anno scolastico, in attesa dell’approvazione del Bilancio.
Chiapparo e Castronovo chiudono la loro nota con una affermazione e un interrogativo. “La Verità, nuda e cruda, è che “a via daccurzu” si rivelerà sempre più funesta e allora, ci si chiede, perché tanta fretta, tanto ardore, tanta sicumera nell’intraprendere la via del fallimento del Comune di Favara?