Diciamo subito che nessuna persona è stata, per fortuna, violentata sotto una sorta di anestesia, finita la quale ne ha avuto notizia dal nostro giornale.
“Inconsapevoli” sono state violentate l’opposizione e la politica in generale, che, in diverse occasioni, hanno reagito dopo la diffusione delle notizie sulle pagine di SiciliaOnPress. La più recente è la proroga di un anno dell’appalto del servizio rifiuti. Ora se da un lato ci fa piacere arrivare primi sulla notizia, dall’altro ci stupisce e un po’ ci amareggia.
Sapevamo tutti della scadenza di Ottobre del servizio di igiene ambientale e tutti siamo a conoscenza del percorso scelto dalla precedente amministrazione, nelle sue diverse fasi, iniziatesi con le attività degli ex assessori Agrò e Zarbo, e conclusesi con la proposta di un appalto dalla durata di sette anni.
Sapendolo, noi stampa, ci siamo attivati per raccontare ai nostri lettori il seguito della particolare storia. Noi le notizie, come al solito, le abbiamo rubate, mentre i titolati, con accesso diretto, hanno aspettato di leggerle sulle nostre pagine. Hanno avuto piena consapevolezza di essere stati “violentati” sotto una sorta di anestesia finita la quale, dicevamo, hanno reagito con una significativa produzione di comunicati stampa.
Ovviamente, siamo all’inizio e in perfetto orario per cambiare in positivo. Una occasione potrebbe essere la questione legata al depuratore sotto sequestro della Magistratura sul quale, pochi giorni fa, l’Arpa ha eseguito le analisi delle acque in uscita. L’intervento dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente è stato chiesto dall’amministrazione comunale e dalla consigliera di opposizione, Marilì Chiapparo.
Il risultato delle analisi dice il vicesindaco Lillo Attardo “è preoccupante, si evince una scarsa capacità depurativa dell’impianto”. Scatteranno sanzioni a carico del Comune e di Girgenti acque, ma possiamo fermarci a questo?
In una realtà normale, non ci stancheremo mai di dire che Favara non lo è, a fronte di una simile notizia si sarebbero attivati le associazioni di consumatori, i partiti politici tutti, i sindacati e persino il mondo arabo. Da noi non accade nulla e a distanza di giorni la notizie sull’inquinamento del depuratore resta un fatto assolutamente isolato, come se il cerchio si fosse chiuso. L’amministrazione ha chiesto le analisi, l’Arpa è intervenuta, sono scattate le denunce e la stampa ne ha parlato. Agneddru e sucu e finì u vattiu, salvo a riparlarne tra qualche mese o anno.
Invece, il nuovo dovrebbe mostrarci altri e diversi scenari. Dovrebbe incalzare senza tregua alcuna Girgenti acque, chiedere l’abbattimento del pagamento a carico dell’utenza per un servizio non eseguito, sollecitare alla Regione la soluzione. Insomma, fare qualcosa di diverso rispetto al semplice aspettare di sapere di essere stati violentati.