Disappunto per la revoca della delibera che rinominava il primo tratto di via Vittorio Emanuele in via Calogero Marrone, operata dalla giunta della sindaca Anna Alba, viene espressa dall’Associazione “Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone”, costituta da poco a Favara e che annovera tra i soci diverse personalità del mondo dell’associazionismo, sindacale, culturale e dell’Anpi. “Le motivazioni addotte nel verbale di deliberazione della Giunta ci sembrano povere di contenuto dal momento che si fa riferimento ai “disagi”, a cui potrebbero andare incontro i residenti di quel “breve” tratto di strada – si lelle nella lettera inviata all’associazione alla sindaca – altro motivo che “giustificherebbe” la revoca della delibera n. 72 della precedente Giunta comunale, troverebbe fondamento nel fatto che esisterebbe già una via denominata che, come si legge nella sua delibera di Giunta “dovrebbe congiungere la Via Olanda con la Via Flaviano”.
Secondo L’Istituto di Studi intitolato al “Perlasca di Favara” c’è una latente contraddizione tra quello che scrive l’amministrazione e la realtà dei fatti. “Non esiste alcuna via, perché quella deliberata in data 01/02/07 con delibera n. 17, è di fatto inesistente, perché nessuno ufficio tecnico ha mai affermato che esiste quella via che “dovrebbe” congiungere le due citate vie”. Nella lettera si evidenzia che “in quella strada sterrata non abita nemmeno un cane; non ci sono né reti idriche, né fognarie; non c’è, insomma, nulla di nulla”. Proprio per tale motivo si reitera la denominazione del primo tratto di via Vittorio Emanuele. Nella lettera si ricorda ancora la figura di Calogero Marrone, il “Perlasca di Favara”, l’ “Eroe dimenticato”, l’uomo insignito del massimo riconoscimento che lo Stato di Israele assegna a uomini e donne non originari di quel Paese – “Giusto tra le Nazioni” – per avere salvato la vita a migliaia di Ebrei. “Non merita certo di essere trattato dalla sua Città in questa maniera – lamentano con un tono di polemica – è, innanzitutto, un’offesa alla sua memoria e un disconoscimento dei valori della Resistenza e della lotta per la Libertà”. In ragione di ciò ma anche per presentare ufficialmente la neonata associazione è stato chiesto un incontro con la sindaca Anna Alba.