La situazione politica e amministrativa di Favara è stata discussa nel corso di una riunione del coordinamento cittadino del Pdr-Sicilia Futura unitamente ai consiglieri comunali Tonino Scalia e Vito Maglio. Il giudizio generale espresso sull’azione dell’amministrazione comunale a giuda della sindaca Anna Alba è fortemente negativo. “Dopo quattro mesi si rileva un vuoto politico che non pone in essere alcuna iniziativa valida per un cambiamento delle sorti del Comune – si legge nella nota del Pdr-Sicilia Futura – nessuna proposta si è avuta sul Piano regolatore commerciale, nessuna concreta azione per migliorare la viabilità, nessun intervento sull’occupazione degli spazi pubblici, nessuna nuova strategia per evitare l’aumento del carico fiscale e l’incremento del debito pubblico, l’acqua continua ad arrivare ogni otto giorni se non di più, la pulizia dell’ambiente nella sostanza lascia a desiderare, i servizi non decollano, la biblioteca comunale non è utilizzabile per la mancanza di consegne tra la precedente responsabile e la nuova”.
Il Pdr-Sicilia Futura nella sua lunga nota politica critica anche i metodi di affidamento di alcuni servizi e la proposta, definita “assurda” avanzata dal Movimento 5 Stelle per modificare il Regolamento comunale del referendum per farlo ritenere valido nonostante la mancanza di quorum. “Si evince una profonda e grave ignoranza – si legge – quando si vuole fare assurgere una norma del Regolamento equiparandola ad una Norma Costituzionale”. Secondo gli esponenti del Pdr l’amministrazione comunale “marcia a suon di proclami dal sapore prettamente populistico”. Giudizi negativi anche sulla volontà espressa dalla Sindaca, avvalorata dalla Commissione elettorale comunale, sulla scelta dei criteri di nomina degli scrutatori per il prossimo Referendum: “la legge N° 270 del 21.12.2005 non parla affatto di disoccupati o inoccupati in quanto ogni cittadino che ne ha diritto può fare domanda per essere incluso nell’albo comunale”.