Giovedì prossimo, nei locali della Chiesa san Gregorio, in via Cavaleri Magazzeni, conferenza stampa del comitato di quartiere Cannatello . “Nel corso della conferenza stampa – afferma il coordinatore del comitato, Renzo Marino – saranno illustrati dettagliatamente i motivi di contestazione alle richieste di pagamento del Comune di Agrigento, basate su un sistema di calcolo palesemente arbitrario, errato, privo di oggettivi elementi di certezza, applicando tariffe non dovute; tutti elementi, questi, che rendono illegittime le richieste stesse.
Ovviamente ciò determina un danno economico per il contribuente ma sopratutto lede un principio di legalità fondamentale nei rapporti tra cittadino e Pubblica Amministrazione, cioè il principio di trasparenza ed uguaglianza sociale che deve caratterizzare l’attività del Comune, il cui operato invece, nel caso specifico, risulta contraddittorio, arbitrario, illegittimo e lesivo dei diritti del contribuente.
La vicenda, inoltre, assume risvolti socio-economici preoccupanti se inquadrata in un contesto più ampio e generale in cui la pressione fiscale posta in essere dallo stesso Comune (in contemporanea con quelle di ATO Gesa AG2 e di Girgenti Acque) ha raggiunto livelli talmente insopportabili che moltissime famiglie non sono in grado di sostenere.
Per dare un’idea della situazione di crisi delle famiglie determinata da una siffatta situazione, si evidenzia che nel 2012 Il Comune ha notificato agli agrigentini ben 24.681 atti di accertamento e di messa in mora per un totale di 4. 500.000 € che vanno a sommarsi ai circa 24 milioni di euro pagati con l’introduzione dell’IMU. Di tali accertamenti e messe in mora ben 8.353, per un importo complessivo di 2.800.000 euro, riguardano i consumi idrici” – conclude Renzo Marino.