“I consiglieri Chiapparo e Nobile spieghino ai cittadini perché non hanno fatto niente contro Girgenti Acque quando erano loro a governare la città”.
Sulla seduta del Consiglio comunale di Favara in sessione straordinaria e aperta sui temi dell’acqua, arriva una nota del consigliere comunale Leonardo Caramazza del Movimento 5 Stelle. “Il consiglio comunale aperto chiesto dai consiglieri dell’opposizione doveva servire ad informare il cittadino sulla questione Girgenti Acque, invece e stata un’occasione per strumentalizzarlo e utilizzarlo per fare disinformazione”. Questa la considerazione dell’esponente “grillino” che parla di “messaggi fuorvianti e ambigui ai cittadini” da parte dei consiglieri di opposizione allo scopo di “mettere in cattiva luce l’amministrazione comunale”. L’accusa, nel particolare, è diretta ai consiglieri Chiapparo e Nobile. “Spieghino ai cittadini perché non si sono mossi quando erano loro a governare la cittá – scrive Leonardo Caramazza – spieghino perché non hanno fatto niente quando è stato sequestrato il depuratore mentre oggi ci chiedono di mettere in atto quelle azioni amministrative che loro non sono stati capaci di intraprendere”.
Naturalmente arriva anche la difesa nei confronti dell’operato dell’amministrazione pentastellata a giuda Anna Alba. “La verità è che questa Amministrazione in soli 4 mesi ha messo in atto, quindi con i fatti, più azioni amministrative contro Girgenti Acque delle altre amministrazioni precedenti in 9 anni di gestione privata”. Per Caramazza si deve dar merito all’Amministrazione di aver messo a disposizione dei cittadini gli strumenti per il rimborso del canone di depurazione ma anche di aver affrontato la questione e difeso i diritti dei cittadini. “Abbiamo iniziato una battaglia contro i soprusi di Girgenti Acque e siamo i primi a farlo in provincia di Agrigento – scrive ancora Caramazza – mentre il resto della politica sta in silenzio. Siamo solo all’inizio di questa battaglia che sarà lunga e complicata, ma noi con la fiducia dei nostri cittadini la porteremo al termine con grande determinazione”. Lasciando il ruolo di consigliere e calandosi solo in quello di cittadino-utente, Leonardo Caramazza conclude così la sua nota: “Sono sollevato nel sapere che finalmente c’è un’Amministrazione comunale che tutela i nostri diritti e non quelli dei poteri forti”.