La Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Rosy Bindi, che ieri è stata ad Agrigento si occuperà anche della gestione del servizio idrico in provincia e del gestore in particolare, Girgenti Acque Spa. E’ stato ribadito durante la conferenza stampa tenutasi in Prefettura. Presenti oltre alla Bindi anche i parlamentari Claudio Fava, Giulia Sarti, Angelo Attaguile, Andrea Vecchio, Giuseppe Lumia, Stefano Vaccari, Salvatore Torrisi, Giuseppe Pagano, Ciro Falanga e Mario Giarrusso. “E’ stata presa in esame anche la gestione delle acque ad Agrigento – ha detto la presidente – ci sono anche delle indagini in corso da parte della magistratura. Ci sarà una audizione dei vertici della Società dove approfondiremo l’intera questione considerato che sono emersi tanti problemi ed è necessario fare chiarezza. Depuratori sotto sequestro, contatori idrici, gare d’appalto”.
La Commissione parlamentare antimafia ha affrontato, in primo luogo, le tematiche relative alla criminalità organizzata. “Ad Agrigento la mafia c’è, una presenza ben organizzata e ancora resistente, capace di controllare il territorio. Agisce nel campo dell’estorsione, della droga, nel condizionamento della pubblica amministrazione, ha capacità di influenzare il consenso elettorale, gestisce gli appalti. “Per fortuna – ha detto Rosy Bindi – ci sono presidi di legalità come la Prefettura, le forze dell’ordine, la magistratura e l’informazione. Purtroppo c’è ancora omertà e la gente subisce estorsioni, attentati e non denuncia o collabora”. Tra gli altri argomenti affrontati anche l’abusivismo edilizio, l’ambiente e rifiuti.