Il panificio “Cannizzaro” festeggia il 50° anniversario di attività lavorativa.
Una lunga storia iniziata nel lontano 1966 dal capostipite Rosario Arnone, u “Zi Sariddu Cannizzaru”, secondo di 10 figli, Sariddu sin da bambino aiutó la famiglia dedita alla coltivazioni di ortaggi. Nel 1955 sposa Tana e continua il suo lavoro nella campagna dedicandosi anche alla coltivazione del grano. Dopo la nascita delle figlie Angela e Giuseppa decide di emigrare in Germania. Passa la frontiera da clandestino e raggiunge un gruppo di compaesani a Saarbrucken. In poco tempo riesce a trovare lavoro in una fonderia. Un lavoro duro che gli consente però di spedire a casa un bel gruzzoletto di marchi al mese. Per ritornare nella sua amata terra doveva inventarsi un lavoro, così, Sariddu decide di diventare “furnaru”. Sbrigate le pratiche burocratiche e firmate le cambiali, mette su un panificio. Era una grossa scommessa perché in quel periodo erano ancora in pochi gli acquirenti del prodotto finito. L’attività, all’inizio, veniva utilizzato dalla clientela per la cottura, le massaie, infatti, si recavano ogni 3 giorni al panificio portandosi dietro la proprio farina e lì impastavano, davano la forma al pane e lo consegnavano “o’ furnaru” per la cottura. Per il servizio si pagava 15 lire per ogni “mbroglia di pani”. Gradualmente negli anni 70 viene meno questa pratica ed il panificio diventa, come ama dire u Zi Sarì, “un’industria panaria”! La produzione cresce costantemente negli anni senza mai rinunciare alla qualità e alla cottura a legna. Sempre con il sostegno della moglie introduce nell’arte bianca le figlie Angela e Giuseppa ed i generi che oggi gestiscono il panificio con i rispettivi figli e generi.
Nel tempo la produzione si diversifica, al pane di semola di grano duro rigorosamente ornato di “ciuciullena”, prodotto di punta del panificio cannizzaro, si affianca la produzione di dolci tradizionali.
Nel 2012 rinnovano ed ampliano la rivendita con nuovi arredi necessari per accoglie le numerose specialità che nel frattempo si affermano dalla rosticceria alla pasticceria grazie, soprattutto, all’attenzione verso l’innovazione dei giovani nipoti.
Innovazione e tradizione, cortesia e passione sono le chiavi del successo di questa realtà imprenditoriale che fa ormai parte del patrimonio culturale e culinario di Favara.
In onore delle festività dell’Immacolata dalle 17, di domani 7 dicembre vigilia della ricorrenza, è prevista in sede una grande festa alla quale tutta la cittadinanza è invita a partecipare, saranno offerti i tradizionali muffuletta con semi di anice conditi con olio d’oliva e buon vino.
https://www.facebook.com/panificio.cannizzaro/