"Egregio Sindaco, Le scriviamo ancora una volta per rappresentarle l’ennesimo, inascoltato grido di allarme proveniente da ogni angolo della città.
Converrà con noi che lo stato di abbandono e degrado in cui versano tutte strade di Agrigento (periferia inclusa), rappresenta una delle piaghe che quotidianamente ci si trova a dover condividere, <sia per la pericolosità del manto stradale ridotto ai minimi termini, frastagliato da innumerevoli buche se non addirittura mini-crateri, che costringono l’utente della strada a zig-zagare in una sorta di slalom metropolitano, onde evitare di finirvi dentro, (cosa che accade con sempre maggiore frequenza) sia, per il traffico pedonale che costringe chi si sposta a piedi, ad affrontare mille insidie derivanti da marciapiedi sconnessi e quant’altro (inutile ripetere la solita solfa)>.
In particolare vorremmo che la sua attenzione ricadesse su una questione da noi ritenuta di non poco conto e veniamo subito al dunque:
“Considerato che la custodia delle strade è esclusiva materia di competenza della Pubblica Amministrazione, che ne pensa di intervenire affinché il manto stradale venga posto in sicurezza, al fine di evitare pericolosi e spiacevoli incidenti, dei quali civilmente la stessa amministrazione potrebbe essere responsabile, vista la più e meno recente giurisprudenza che rende applicabile l’art. 2051 c.c. in casi di cattiva manutenzione delle strade da parte degli enti preposti all’uopo?”
E ancora: <per quanto riguarda le buche ed i dissesti del manto stradale derivanti dagli scarsi lavori di ripristino effettuati da Girgenti Acque, cui preferiremmo vedere i competenti vertici del comune e degli enti pubblici preposti, richiedere alla stessa, di intervenire a sue spese per rimettere in sesto le strade, riportandole allo status quo ante, stante che, se questi lavori venissero pagati con i soldi del comune, sarebbe come pagare due volte: primo, in corrispondenza di servizi idrici molto cari (se non i più cari del Paese) e di manutenzione che lasciano a dir poco desiderare; secondo, perché l'incompetenza nell'esecuzione dei lavori di ripristino comporterebbe un esborso di soldi pubblici che potrebbe essere evitato richiedendo semplicemente alla Girgenti Acque di ripristinare il luogo dei lavori “ad opera d'arte”, come si richiede nella generalità dei casi e come peraltro è previsto dal “Regolamento Comunale per l'esecuzione di scavi su suolo pubblico e su aree soggette a pubblico transito”: infatti, all’art. 21 par. X si legge che “il soggetto titolare della specifica autorizzazione è inoltre tenuto (…) ad assumersi sia l'onere del costante monitoraggio dello stato della pavimentazione stradale e/o pertinenza stradale in corrispondenza dell'area oggetto dei lavori autorizzati, sia l'onere di eseguire interventi immediati finalizzati ad eliminare le potenziali situazioni di pericolo alla circolazione (carrabile e/o ciclabile e/o pedonale) ed il ripristino dell'area interessata dai lavori autorizzati fino al rilascio del benestare finale”.
Per quest’ultimo punto quindi, le chiediamo di sollecitare Girgenti Acque al ripristino dell’area, così da ottemperare alla lettera della normativa in materia.
Veda caro sindaco, noi come cittadini e come gruppo A.P.C. cerchiamo di fare la nostra parte con azioni più o meno provocatorie per l’esclusivo amore che ci lega alla nostra città ma qui cessa il nostro compito, cui dovrebbe seguire quello della pubblica amministrazione;
Si Attiverà? Continuerà a disattendere la voce nel deserto dei cittadini? Se così dovesse essere… DIO salvi Agrigento".