Ce ne siamo già occupati e torniamo a farlo perché Girgenti acque continua a parlare di crisi idrica per carenza di piogge.
L’azienda di Marco Campione, la Regione e Siciliacque sono fermamente convinti che le precipitazioni atmosferiche non hanno arricchito gli invasi, quindi gridano all’emergenza, ipotizzando una riduzione dell’approvvigionamento pari al 15 per cento, i fatti dicono l’esatto contrario. Le piogge ci sono state e non ci vuole molto per affermarlo e hanno portato negli invasi una quantità d’acqua tale da scongiurare l’emergenza idrica.
E che lo spettri della crisi idrica non si aggiri in provincia lo dicono le cifre, i numeri sulla quantità di prezioso liquido accumulato nei laghi grazie alle recenti precipitazioni che per Regione, Siciliacque e Girgenti acque non ci sono state.
Il Fanaco contiene 6,5 milioni di metri cubi, il Castello 13 milioni di metri cubi, Piano del Leone 2,4 milioni di metri cubi, Prizzi 4,1 milioni di metri cubi, Arancio 22 milioni di metri cubi e Garcia 35 milioni di metri cubi.
L’invito all’utenza a risparmiare l’acqua è poi paradossale quando il 50 per cento del liquido si perde lungo le condotte idriche rattoppate e mai sostituite. Spendiamo milioni di euro per fare la manutenzione senza realizzare reti idriche efficienti. La vera emergenza è la gestione del servizio, ché l’acqua non manca grazie al Cielo e non certamente grazie alla Regione, a Siciliacque e a Girgenti acque. Come dire, il Cielo ci aiuta, loro no, con una gestione che nulla o quasi ha di Europa.
Lo abbiamo detto in altre occasioni e lo ripetiamo, stupisce non poco il silenzio della politica e dei politici su una “paventata” emergenza idrica.