Contenere la spesa pubblica, razionalizzare e migliorare i servizi. Queste le coordinate che quasi tutti gli enti pubblici sono chiamati a seguire in linea con quanto imposto dell’ormai famosa spending review e nel rispetto del momento di crisi che sta mettendo a dura prova le famiglie.
E al Comune di Agrigento, dove il rischio dissesto finanziario è sempre dietro l’angolo, dal Consiglio comunale arriva l’input di tagliare alcuni costi che riguardano particolari capitoli in uscita. Come quelli che Palazzo dei Giganti paga annualmente per la telefonia, sia fissa che mobile, ma anche per la linea internet.
“Il costo si aggira sui 400 mila euro – spiega il consigliere comunale, Gerlando Gibilaro – una somma che dovrà essere necessariamente sforbiciata. Per questo ho presentato una mozione, approvata dall’aula – con la quale si dà un indirizzo ben preciso all’amministrazione attiva, quello di rivolgersi a compagnie che offrano migliori condizioni, tali da potere abbattere questa spesa”.
E sempre Gibilaro, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, è stato autore di altre due mozioni. Una riguarda la ricollocazione dei cassonetti dei rifiuti in posti che non siano da ostacolo per gli automobilisti e per i pedoni, l’altra invece punta ad inserire nel piano comunale di protezione civile alcune zone della città che per il momento sono tagliate fuori.