Girgenti acque ha costituito l’Organismo di Vigilanza, che come dice Marco Campione presidente dell’azienda che gestisce il servizio idrico è “un organo indipendente ed imparziale, dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, che vigila sulla corretta adozione delle procedure aziendali, al fine di eliminare il rischio che la Società possa commettere eventuali fattispecie di reato consentendole di perseguire l’obiettivo di attuare al meglio la cultura del controllo in ambito aziendale, al fine di garantire il massimo rispetto del servizio rivolto agli utenti”.
In pratica, il gestore del servizio ha alzato una sorta di muro a sua difesa contro qualsiasi tipo di attacco da parte di qualsiasi soggetto, politici, sindacati, associazioni, comitati, stampa e cittadini.
L’organo di controllo dirà se le carte sono a posto. Intanto avere le carte a posto non è difficile per Girgenti acque, per Siciliacque, per l’Agenzia regionale, per il Governo regionale e per il lungo elenco di enti e soggetti coinvolti nel processo di gestione del servizio idrico.
Girgenti acque distribuisce le risorse idriche che riceve e al prezzo imposto dalla Regione, Siciliacque approvvigiona il gestore del servizio attraverso una rete idrica colabrodo, l’utente paga l’acqua che arriva nei rubinetti e quella che si disperde lungo le condotte. Tutto è a posto. Meglio, le carte sono a posto.
Mi fa sorridere, ho detto in conferenza stampa a Marco Campione, l’invito della sua azienda rivolto all’utenza di risparmiare l’acqua.
Il 50 per cento del prezioso liquido immesso nelle condotte colabrodo si perde, Sciacca ha il primato con una perdita del 60 per cento. Quindi, anche a rubinetto chiuso ognuno di noi spreca circa 50 litri di acqua al giorno, considerato che la fornitura per cittadino è di circa 100 litri al giorno. Certo che sorrido quando Campione mi invita a risparmiare, anzi mi piego in due dalle risate.
Intanto, paghiamo un mare di interventi di manutenzione che non riescono a fermare le perdenze. Buttiamo soldi, quelli che abbiamo e anche quelli che ci facciamo prestare per pagare un servizio inadeguato, ma tutti i soggetti responsabili hanno le carte a posto.
Ora, se uno ha una vecchia automobile che porta tutti i santi giorni dal meccanico per farla riparare ad un certo punto gli verrà la sana pensata di comprare una nuova auto magari indebitandosi e pagando le rate con gli stessi importi che paga al meccanico e dopo avere estinto il debito godersi il risparmio, mentre ha iniziato fin da subito a godersi viaggi comodi e sicuri.
Bene, la stessa cosa dovrebbero fare i nostri amministratori regionali. Dovrebbero fare gli investimenti per sostituire le reti idriche in modo da abbassare il costo dell’acqua, per non perdere il prezioso liquido, per migliorare la qualità di vita dei cittadini.
Intanto, ci accontenteremo di avere le carte a posto.