Con quattordici punti all’ordine del giorno, metà dei quali interrogazioni ed interpellanze, torna a riunirsi martedì 4 aprile prossimo il Consiglio comunale di Favara. La seduta, in sessione ordinaria, è stata convocata dal presidente Salvatore Di Naro per le ore 18:30 presso la sala consiliare del Municipio di piazza Cavour. Importantissimo il primo punto anche se ai più potrebbe apparire inconprensibile, considerato che recita schematicamente: “Proposta di deliberazione consiliare – Provvedimenti ai sensi dell’art. 250 comma 2 del Tuel”. Si tratta della procedura da adottare per il Comune, in dissesto finanziario e senza il bilancio equilibrato, affiché possa “spendere” per i casi previsti dalla legge e per assicurare i servizi locali indispensabili.
Per i Comuni in dissesto, infatti, il Tuel prevede che: “Dalla data di deliberazione del dissesto finanziario e sino alla data di approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato di cui all’articolo 261 l’ente locale non può impegnare per ciascun intervento somme complessivamente superiori a quelle definitivamente previste nell’ultimo bilancio approvato con riferimento all’esercizio in corso, comunque nei limiti delle entrate accertate. I relativi pagamenti in conto competenza non possono mensilmente superare un dodicesimo delle rispettive somme impegnabili, con esclusione delle spese non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi. L’ente applica principi di buona amministrazione al fine di non aggravare la posizione debitoria e mantenere la coerenza con l’ipotesi di bilancio riequilibrato predisposta dallo stesso”.
Riferimento, quindi, al bilancio precedente. Ma potrebbe verificarsi il caso che un determinato capitolo, proprio nel bilancio precedente, non abbia avuto capienza oppure, gli stessi sono insufficienti per il fabbisogno. Quindi che si fa? A questo punto subentra il comma 2 dello stesso art. 250 del Tuel. “Per le spese disposte dalla legge e per quelle relative ai servizi locali indispensabili, nei casi in cui nell’ultimo bilancio approvato mancano del tutto gli stanziamenti ovvero gli stessi sono previsti per importi insufficienti, il consiglio o la Giunta con i poteri del primo, salvo ratifica, individua con deliberazione le spese da finanziare, con gli interventi relativi, motiva nel dettaglio le ragioni per le quali mancano o sono insufficienti gli stanziamenti nell’ultimo bilancio approvato e determina le fonti di finanziamento. Sulla base di tali deliberazioni possono essere assunti gli impegni corrispondenti. Le deliberazioni, da sottoporre all’esame dell’organo regionale di controllo, sono notificate al tesoriere”. Ed ecco la motivazione del primo punto con la Giunta comunale che chiede (vedremo per quali capitoli e per quali spese) di inserire le somme e poter assumere impegni di spesa, in attesa di definire il bialncio equilibrato.
Scorrendo l’ordine del giorno della seduta troviamo, dal punto 2 al punto 7, le richieste di appravazione di nuovi regolamenti o modifica parziale di alcuni esistenti. Si inizia con il Regolamento per la tenuta dell’albo comunale degli Enti No-Profit; Regolamento per l’istituzione della figura dell’ispettore ambientale; Regolamento per la figura di Nonno Vigile. Si prosegue con l’adozione del nuovo regolamento di contabilità in l’attuazione dell’armonizzazione degli schemi e dei sistemi contabili. C’è anche la modifica dell’art. 16 del Regolamento per il funzioanamento del Consiglio comunale relativo alla funzione di segretario delle Commissioni consiliari. Quindi il regolamento per l’adozione dei cani randagi.
Sarà la volta poi delle interrogazioni ed interpellanze su vari argomenti: la Festa del cioccolato; la gestione in house dei ruifiuti; la tariffa TARI 2016; la paventata chiusura dell’associazione Avodic; la questione della scuola media Mendola; la necessità di intensificazione dei controlli sul territorio ed infine la derattizzazione.