Non sono rimaste soddisfatte della risposta data dal vice sindaco Lillo Attardo, assessore al ramo al quale era diretta l’interrogazione sulla tariffa TARI 2016, le consigliere Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo. “Rispondere ad un’interrogazione consiliare replicando sommariamente alle sole premesse della stessa ed eludendo “Pilatesticamente” il merito dei quesiti – commentano le due consigliere – può voler dire sottrarsi alla verità degli atti o, peggio ancora, non averne piena cognizione”. Lo scontro si è avuto durante l’ultima seduta del consiglio comunale di Favara, riunitosi lo scorso 4 aprile, che prevedeva all’ordine del giorno, negli ultimi 3 punti, la discussione su alcune interrogazioni e interpellanze.
Quella sulla TARI 2016 prevedeva anche una risposta scritta ritenuta “totalmente non soddisfacente e lacunosa” dalle due interroganti, che hanno avuto, (Marilì Chiapparo) un duro e lungo scontro con Lillo Attardo. “Ciò che ormai è oggettivamente indiscutibile è che l’Amministrazione comunale di Favara si comporta come il classico “Santu ca un suda” – scrive ironicamente la consigliera – ovvero colui che pur venendo sconfessato, non fa una piega e prosegue sulla sua stolta strada. Ed è altrettanto evidente – continua – che un’Amministrazione quando “non suda” è perché vive “all’ombra”. Di “Chi” ce lo dirà il tempo e la volontà di coloro che vogliono veramente cambiare Favara”.
La discussione sulle interrogazioni e le interpellanze, come abbiamo evidenziato, era inserita agli ultimi tre punti dell’OdG, e si è svolta intorno a mezzanotte, quando i pochi cittadini presenti e purtroppo anche noi, eravamo già andati via. Peccato! Il “dialogo” tra l’Amministrazione comunale interrogata e i consiglieri di opposizione interroganti, ci dicono è stato scoppiettante e forte, al quale ci sarebbe piaciuto assistere. Purtroppo “l’ora tarda” non ci ha consentito di farlo. A nove mesi dall’insediamento pensavamo che la “promessa” di streaming delle sedute di Giunta, di Commissioni, di Conferenza dei Capigruppo e soprattutto del Consiglio comunale, fosse mantenuta. Evidentemente le cose non sono ancora mature. Ce ne facciamo una ragione e vi promettiamo, nella prossima riunione del Consiglio comunale, di rimanere fino alla fine, per raccontarvi le vicende d’aula per testimonianza diretta e non per racconto o note stampa dei protagonisti.