Sopralluogo congiunto sul ponte crollato sul fiume Verdura del sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola, del sindaco di Ribera Carmelo Pace e del sindaco di Lucca Sicula Salvatore D’Angelo, in rappresentanza anche dei sindaci e dei presidenti di Consiglio dei Comuni di Calamonaci, Villafranca Sicula, Burgio e Caltabellotta. Presenti anche assessori e consiglieri comunali.
Gli amministratori comunali hanno verificato lo stato dell’alveo del fiume dopo i danni agli argini provocati dalle recenti piogge, gli interventi preliminari posti in essere dall’Anas in attesa dell’apertura del cantiere e hanno chiesto informazioni sui lavori di ripristino.
Al termine del sopralluogo, i sindaci hanno condiviso il seguente documento: “Nel corso del sopralluogo effettuato, sabato 9 marzo 2013, i sindaci di Sciacca, Ribera e Lucca Sicula, Fabrizio Di Paola, Carmelo Pace e Salvatore D’Angelo, prendono atto che nell’area del ponte sul fiume Verdura, crollato il 2 febbraio scorso, operano solo operai dell’Anas con i quali non è stato possibile attingere le informazioni richieste. I sindaci oggi mantengono l’impegno assunto di vigilare, di monitorare costantemente la situazione, ed esprimono tutto lo sconforto delle popolazioni colpite dal crollo. Stanno pagando un prezzo altissimo, con disagi non più sostenibili. Interi settori economici, come l’agricoltura, la pesca, il turismo, stanno subendo danni incalcolabili. Nel pomeriggio il contatto con il Prefetto di Agrigento. I sindaci evidenziano i ritardi con cui si sta procedendo per l’inizio dei lavori di ripristino del viadotto e per il miglioramento della strada cosiddetta “Scirinda-Musiti”.
Il sindaco di Ribera Carmelo Pace ricorda il 10 aprile come data comunicata fin dai primi giorni dall’Anas per la fine dei lavori. Se continuano i ritardi, il sindaco Pace si dice pronto a revocare l’ordinanza che consente il transito alternativo per Ribera, evidenziando i danni alla viabilità interna e l’inquinamento. I sindaci di Sciacca, Ribera e Lucca Sicula, e i sindaci degli altri comuni interessati, chiedono con forza all’Anas di mantenere gli impegni assunti davanti al Prefetto di Agrigento e di ultimare i lavori, così come assicurato in più occasioni, entro un massimo di 45 giorni. Le popolazioni sono allo stremo, non ce la fanno più a sopportare i disagi, così come gli imprenditori, i commercianti e gli operatori turistici”.
Dopo la condivisione del documento, i sindaci sono poi riusciti a mettersi in contatto telefonicamente con il direttore regionale dell’Anas Tondi. Il direttore Tondi ha comunicato che i lavori di ripristino cominceranno lunedì prossimo.