Si terrà domani, alle 11, al teatro Pirandello, la conferenza stampa per la presentazione dell’opera lirica Rigoletto, di Giuseppe Verdi, in scena venerdì sabato e domenica al teatro Pirandello.
L’opera è una produzione della Fondazione Teatro Luigi Pirandello Città della Valle dei Templi, per la regia di Patricia Panton e la direzione dell’orchestra filarmonica “Città di Agrigento” a cura di Olga Nesterova.
Alla conferenza di presentazione, presieduta dal sindaco Marzo Zambuto, presidente della Fondazione teatro Luigi Pirandello, saranno presenti il direttore artistico della programmazione lirico-sinfonica Onofrio Claudio Gallina e il direttore generale della Fondazione, Massimo Muglia.
Ritorna la lirica ad Agrigento con Rigoletto, dunque, un’opera in tre atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, tratta dal dramma di Victor Hugo dal titolo Le Roi s’amuse e, con Il trovatore e La traviata, il Rigoletto fa parte della cosiddetta trilogia popolare di Verdi.
Un’opera dove passione e vendetta, amore e tradimento si combinano in modo assolutamente perfetto con la ricchezza melodica e la potenza drammatica, proponendo la condizione della figura femminile nel contesto ottocentesco e le tensioni sociali che caratterizzarono quell’intenso periodo storico.
Centrata sulla figura di un buffone di corte, Rigoletto per l’appunto, l’opera fu inizialmente oggetto della censura austriaca, seguendo proprio la stessa sorte toccata a Le Roi s’amuse di Hugo, riproposta solo 50 anni dopo la prima.
Nel dramma di Hugo, che però non piacque né al pubblico né alla critica, erano descritte le dissolutezze della corte francese, con al centro il libertinaggio di Francesco I re di Francia.
Nell'opera si arrivò al compromesso di far svolgere l'azione alla corte di Mantova, a quel tempo non più esistente, trasformando il re di Francia nel duca di Mantova, e cambiando il nome del protagonista da Triboulet a Rigoletto (dal francese rigoler che significa ridere).