“Nell’ultima conferenza dei capigruppo, avvenuta lo stesso giorno dell’incontro tra consiglieri comunali e commissari, è stato chiesto all’assessore Maida di informare il Consiglio sulle problematiche che hanno portato al ritardo nella redazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato. La risposta dell’assessore è stata assolutamente generica, con riferimento a problemi prettamente tecnici e a oggettive difficoltà nel far quadrare i conti, praticamente non una parola in più né una in meno rispetto a quanto dichiarato dalla stessa ai telefoni di Sicilia TV. All’esplicita richiesta di parlare di numeri l’assessore ha preferito non rispondere.
Ancora oggi il Consiglio Comunale di Favara non è a conoscenza di come la giunta stia lavorando, dove abbia intenzione di tagliare o da dove programmi di incassare. Ovviamente mi auguro che quei consiglieri che hanno votato il dissesto e a breve, si spera, voteranno l’ipotesi di bilancio riequilibrato, siano invece a conoscenza di tutto e che questo sia il motivo per il quale sembrano non accorgersi della sufficienza con la quale l’Amministrazione si interfaccia con il Consiglio.
Il Consiglio Comunale è l’organo che dovrà approvare l’ipotesi di bilancio e la mossa della “Sindaca & Company” di tenerlo all’oscuro, spalleggiata (e ti invito caro Presidente a smentirmi) dal Presidente del Consiglio Comunale di maggioranza, è una mancanza di rispetto che non può passare inosservata. La notizia della convocazione di una conferenza stampa per il prossimo Venerdì, cioè prima del Consiglio Comunale straordinario e urgente che il Presidente non si affretta a convocare, è una mossa difensiva e strategica tipica di questa maggioranza che già in altre occasioni abbiamo avuto il modo di osservare.
La mia posizione nei confronti del Movimento 5 stelle di Favara è ormai di assoluta opposizione, non soltanto per via della supponenza dimostrata più volte nei confronti dei consiglieri comunali e delle istituzioni, ma soprattutto per la strafottenza nei confronti dei cittadini che hanno votato 5 stelle in massa, per disperazione. A una città disperata occorre saggezza, lavoro, energia, collaborazione, onestà, trasparenza e non un palazzo coi vetri oscurati”.
Sergio Caramazza, consigliere comunale di Favara