“Individuato un preciso percorso per poter attuare i primi interventi propedeutici al definitivo consolidamento della Cattedrale di Agrigento e degli altri Beni del Palazzo Vescovile”. Lo rivela il neo deputato regionale dell’UDC, Lillo Firetto, anticipando di fatto i risultati del tavolo tecnico convocato lo scorso 28 novembre nella sede l’Arcivescovado
“Questi primi interventi –spiega Firetto – potranno essere finanziati con fondi già disponibili della Protezione Civile Regionale e consentiranno, non appena saranno conclusi i rilievi strutturali e geotecnici, una esecuzione delle opere definitive con maggiore coefficiente di sicurezza e stabilità. L’intervento finanziario ipotizzato per la cattedrale di Agrigento a gravissimo rischio crollo – osserva. Firetto – oscillerebbe secondo fonti della Protezione Civile, su una cifra di alcune decine di milioni di euro e si tratterebbe di un lavoro ben più ponderoso sul quale però ancora non c’è un progetto esecutivo. Quest’ultimo infatti si potrà avere solo dopo le indagini geologiche i cui studi saranno consegnati dai consulenti universitari incaricati, nel corso nel mese di marzo del prossimo anno” – conclude il deputato regionale dell’UDC che è anche sindaco di Porto Empedocle.
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Ma questi 10 mln serviranno per salvare solamente la cattedrale o per salvare anche il centro storico? Personalmente ritengo la vita più importante di una struttura storica, anche perché la professione della fede non necessariamente deve essere legata ad un luogo con memoria storica. Invece che sperperare i fondi per quell’offesa alla povertà come la chiesa del villaggio mosè, le stesse “offerte” si potevano utilizzare per reali esigenze territoriali, come la cattedrale .