Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:] «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro». Parola del Signore
Una delle più grandi tentazioni dei cristiani nella storia è quella di fuggire il mondo, di costruire un mondo a immagine e somiglianza del proprio pensiero, di forzare la politica e la società al vangelo oppure di andarsene, di fondare città ideali ispirate al vangelo, luoghi profetici che ci contrappongano alla follia della contemporaneità. Ma il Signore Gesù non la pensa così: ci è chiesto di restare nel mondo, di fecondare il mondo, di amarne gli aspetti luminosi, sapendo, però, che la mentalità mondana può diluire il vino buono del vangelo fino a renderlo insapore e, in questo mondo, diventare modelli di unione e di unità nella diversità. Ci è chiesto di restare in città, di fecondare la quotidianità, di far lievitare con l’amore la pasta della storia. Perciò Gesù prega perché siamo preservati dalla parte oscura della realtà, dal maligno. Per restare costantemente orientati al Signore dobbiamo fare spazio in noi alla verità, all’autenticità che deriva dall’accogliere la Parola di Dio. Facciamo in modo, allora, che la Parola di Dio dimori abbondantemente tra noi, affinché possiamo restare nel mondo con semplicità dando testimonianza al Vangelo. Sia oggi il nostro impegno, in ufficio, in casa, a scuola, perché il mondo creda e credendo, abbia la vita.(lachiesa.it)
Pace e bene
Fra Giuseppe Maggiore