Il Consigliere Comunale e Capogruppo di Favara Popolare Sergio Caramazza interviene sulla gestione della crisi idrica, che la città sta vivendo, da parte del Sindaco Anna Alba. La città vive turni di erogazione idrica insostenibili, maggioranza ed opposizione si scontrano sulla della gestione della crisi stessa.
“L’1 febbraio 2017 Sindaca e consiglieri grillini- dice Il Cosigliere Caramazza- hanno protetto Girgenti Acque votando contro la mozione che avrebbe impegnato la Sindaca all’avvio della rescissione del contratto con Girgenti Acque s.p.a.
I consiglieri Giudice, Nobile, Maglio, Chiapparo, Fanara, Mossuto, Scalia, Castronovo Rossana e (il sottoscritto) Sergio Caramazza avevano infatti presentato una mozione consiliare con la quale volevano impegnare la Sindaca ad agire, per il tramite dell’ATI, con un’azione di rescissione del contratto con l’odiato gestore.
Oggi la stessa Sindaca si diletta a scrivere diffide su diffide, della cui palese inefficacia ha già detto abbastanza il Consigliere Chiapparo.
Mi aspetto- continua Sergio Caramazza- che la Sindaca molli le azioni propagandistiche, che inviti l’ATI ad agire verso la rescissione e se necessario che diffidi uno per uno i vari Sindaci.
Soltanto così si potrà dare una prova di correttezza nei confronti dei cittadini, tra i quali è diffusa la sensazione che la politica vada a braccetto con chi tiene in ostaggio l’acqua e non viene mai messo davanti alle responsabilità derivanti dal contratto, nonché dalle norme e dai diritti fondamentali dell’essere umano.
Per i continui disservizi e per la turnazione da terzo mondo inoltre Girgenti Acque deve essere obbligata a pagare i danni arrecati ai cittadini.
Con la stessa solerzia che il gestore usa per sospendere l’erogazione a un padre di famiglia moroso, Girgenti Acque deve pagare per i disservizi, monetizzando i danni arrecati ai favaresi in questi anni e detraendo le somme dalla salatissima bolletta.
I Sindaci- conclude il Consigliere di Favara Popolare- si uniscano e difendano gli interessi dei loro concittadini di cui sono al servizio”.