Il sindaco sta pensando ad una nuova Giunta. Meglio, Sasà Manganella sta pensando semplicemente alla possibilità di formare per la sua amministrazione una maggioranza numerica all’interno dell’aula Falcone Borsellino.
Questa, in sintesi, è l’informazione venuta fuori dall’incontro che abbiamo avuto ieri con il primo cittadino.
In pratica, “la sua Giunta”, come espressamente l’ha definita nello stesso momento dell’insediamento, gode di ottima salute, mentre prenderebbe in considerazione la possibilità di avere l’appoggio di una maggioranza.
“Non sono ancora convinto” conoscendolo bene, potrebbe significare più ad una valutazione di suggerimenti che gli stanno arrivando, che alla oggettiva necessità di cambiare per migliorare l’amministrazione.
Fin qui il risultato della chiacchierata.
Adesso, cercheremo, come al solito, di entrare dentro la notizia facendo uscire di scena Manganella e guardando, esclusivamente, al Consiglio comunale.
Mi scuso con i lettori, ma devo ripetere il concetto ad esclusivo “beneficio” di chi ogni volta sentendosi “leso” dai miei articoli corre a piangere sulla spalla di Manganella, accusandomi di essere a favore di un gruppo e contrario ad un altro, di dare spazio ad alcuni e di titolare “invertebrati” altri.
A questi signori dico e sottolineo che da questo momento cercherò di fare un minimo di analisi sul nuovo scenario del Consiglio con fuori discussione Manganella, ché non c’entra, almeno al momento, nel tema.
Si è iniziata, una sorta, di campagna acquisti da parte di due o tre consiglieri interessati alla formazione della maggioranza numerica nell’aula Falcone Borsellino. Vogliono presentarsi da protagonisti a Manganella e dimostrare ai loro colleghi “antagonisti” di essere capaci strateghi della politica.
Ovviamente, oltre a mostrare i muscoli, mirano ad ottenerne i “benefici”, che tradotto dal politichese significa ottenere qualche posto a tavola.
Ottima cosa è per la città una maggioranza a sostegno del sindaco, a condizione che la stessa si formi per meglio aggredire le problematiche di Favara.
Lascerebbe sperare, a tal proposito, un dibattito pubblico sulle questioni finanziarie dell’Ente, sul personale comunale, sulla viabilità, sulla crescente povertà e nella discussione, alla luce del Sole, cercare le soluzioni tra le quali, anche, l’individuazione di una nuova Giunta.
Non lasciano sperare i ragionamenti nascosti “ammucciuni” del tipo mettiamoci insieme per fare parte del governo della città.
In questo caso, fa bene Manganella, che sprovveduto non è, a pensarci per non trovarsi al punto iniziale della sua amministrazione.