Gli argomenti dei punti 5 e 6 del programma elettorale della sindaca di Favara Anna Alba racchiudo in se l’essenza del pensiero del Movimento 5 Stelle, degli assiomi dai quali non ci si può scostare di un millimetro. Ma come spesso accade, una cosa è la teoria ed un’altra la pratica.
Sono quindici le tracce del punto 5 relativo a RIFIUTI ZERO. Ci verrebbe facile scrivere che praticamente poco o niente di quanto previsto in programma è stato fatto in questo primo anno di amministrazione, prendendo come parametro di riferimento quanto scritto nello stesso. Troppo grandi le promesse che non tenevano conto, forse, della realtà dei fatti, dello stato dell’arte e anche delle normative in materia (a voler dare delle attenuanti). Capiamoci bene, non è una accusa all’assessore al ramo, il vice sindaco Lillo Attardo, che in questo anno ci ha messo anima e corpo per far funzionare il delicato settore dei rifiuti, riuscendo per la prima volta a guadagnare qualcosa sui materiali differenziati. Ma a voler seguire le tracce del programma, ovvero quello che era intenzione attuare su questo fronte dal Movimento 5 Stelle, riscontriamo che, usando un eufemismo, stiamo aspettando lo start. Per i più distratti ribadiamo che il programma è di “mandato” ovvero lungo 5 anni, e noi siamo solo all’inizio, …. con handicap (leggasi dissesto finanziario).
Il primo progetto prevede la “Gestione in house dei rifiuti con una società municipalizzata pubblica”. Assunzione full time dei 68 netturbini e di circa 100 lavoratori “contrattisti” in servizio al comune di Favara. I lavoratori precari saranno destinati a prestare servizio negli uffici della municipalizzata: bollettazione, manutenzione stradale e verde pubblico, altre unità lavorative saranno impiegate alla selezione dei materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata”.
Si faceva anche un rapporto costi= €. 4,5 milioni, e ricavi= €. 7,5 milioni (vendita materiali riciclati + tassa rifiuti) da re-imputare nel bilancio comunale. Con la previsione che La tassa sui rifiuti sarà ridotta del 50% sia per i privati che per le attività commerciali. Nella realtà dei fatti nel secondo semestre del 2016 e per il primo quadrimestre del 2017 si è proceduto con la proroga del vecchio contratto. Per varie vicissitudini si è avuto un aumento del costo TARI 2016 di circa 1,2 milioni di euro. Poi si è fatta una nuova gara con validità un anno +1.
Gli altri progetti sui rifiuti potere rileggerli qui: http://www.favara5stelle.it/programma/rifiutizero/ Noi ricordiamo per esempio il “Piano per la gestione dei rifiuti zero nel territorio comunale; Creazione di un vero Centro di Raccolta Comunale: il Comune di Favara potrebbe offrire la propria piattaforma in sharing ai Comuni limitrofi; Incentivi all’installazione di distributori alla spina per tutti i prodotti possibili (acqua, latte, detersivi, cereali etc.)”.
Il sesto punto del programma racchiude due altre importanti pensieri grillini: ACQUA PUBBLICA e ENERGIA. http://www.favara5stelle.it/programma/acqua-pubblica-energia/ Partiamo analizzando proprio il Settore Energia, dicendo che qui si stanno vedendo i primi frutti. Grazie al processo già avviato dell’ Esco – Energy Service Companies – si stanno realizzando risparmi energetici con le luci a led, il solare termico, il Piano di sviluppo dell’efficienza energetica in tutti gli edifici di proprietà comunale. Grazie a queste iniziative si è aperta la piscina e si sta lavorando per un risparmio complessivo del consumo energetico che a regime dovrebbe arrivare al 40%. Sempre nel sesto punto del programma è inserita la parte relativa all’ ACQUA PUBBLICA.
Una volontà che si scontra con l’attuale normativa che vede in una botte di ferro Girgenti Acque Spa. Anna Alba è tra i pochi sindaci che cercano di contrastare la società di gestione del servizio idrico integrato. Diverse diffide sia per la corretta distribuzione dell’acqua che per il distacco dell’utenza idrica e anche della fogna. Il programma elettorale prevede azioni forti come: “Immediata richiesta di rescissione contrattuale con l’attuale gestore privato Girgenti Acque S.p.A. per ripetute, innumerevoli e reiterate inadempienze contrattuali: depuratore sequestrato e canone di depurazione non dovuto, erogazione dell’acqua con turnazioni da terzo mondo quindi acqua non corrente e non potabile; rete idrica colabrodo con sprechi di acqua e danni sul suolo pubblico e strade. Ripubblicizzazione completa ed effettiva del servizio idrico integrato, oggi in gestione alla Girgenti Acque SpA, con il rientro dello stesso all’ente pubblico Comune”.
Ci piace anche sperare che in un imminente futuro si possa dar corso all’intenzione di far un: Allestimento di distributori automatici di acqua dell’acquedotto, naturale e gassata, nei locali pubblici (pubblica amministrazione, università, scuole, luoghi di lavoro, supermercati).