Parla tramite noi (in verità non sappiamo se la missiva è per tramite Noi o la stessa è stata inviata direttamente al parlamentare) all’onorevole Tonino Moscatt la sindaca di Favara Anna Alba. Il riferimento è alla vicenda che la vede nell’occhio del ciclone a seguito del suo intervento in occasione della convention del Movimento 5 Stelle di Palermo per presentazione del candidato a presidente della Regione siciliana, Giancarlo Cancelleri.
L’esponete del PD aveva scritto una accorata nota alla sindaca, da noi pubblicata, indicando anche delle eventuali strade da percorrere. “Vorrei rispondere ai suggerimenti dell’on. Moscatt in merito al mio intervento “sul prestigioso palcoscenico di Palermo” in occasione delle regionarie 2017 del M5S – scrive Anna Alba – ho letto la sua esperienza, da politico navigato, e apprezzato i suoi preziosi consigli, ma sento il dovere istituzionale di puntualizzare alcuni aspetti che, a un giovane esponente di un partito che ha l’onore e l’onere di governare il paese, non dovrebbero sfuggire”.
Anna Alba inizia allora a dire la propria opinione. “Chi è chiamato ad amministrare realtà complesse come Favara deve affrontare quotidianamente mille difficoltà: di tipo finanziario, sociale, gestionale o semplicemente organizzativo – continua Anna Alba – A queste difficoltà si aggiungono spesso pressioni e sollecitazioni alle quali un sindaco del M5S non può cedere”. Ed ecco qui i chiarimenti richiesti. “La corruzione di cui parlavo sul “prestigioso palcoscenico di Palermo” è proprio questa: tentare di ricondurre a vecchie logiche politiche, che non hanno nulla di penalmente rilevante, ma tentano invano di “inquinare” col compromesso il confronto politico tra maggioranza e opposizione”. Arriva anche la spiegazione sul termine “losco” usato durante il suo intervento sul palcoscenico palermitano. “Il losco sta proprio nell’atteggiamento equivoco del confondere il diritto con la pretesa e quando queste pretese non vengono assecondate promettere, de relato, un’opposizione spietata e magari rimodulata in funzione del contesto”.
La nota di Anna Alba, dopo i chiarimenti su “pressioni” e affare losco” si sofferma anche sul rapporto con le Istituzioni e sulla disponibilità di Moscatt ad accompagnarla. “Da Sindaco, mi confronto quotidianamente con le autorità e, la ringrazio, ma non sentirei il bisogno di alcun tipo di “accompagnamento” qualora ve ne fosse l’evenienza. Mi aspetto da parte Sua e dall’opposizione politica in consiglio comunale – continua Anna Alba – un approccio costruttivo alla risoluzione dei problemi della città, con atti concreti”. Non manca anche qualche frecciatina all’indirizzo di Tonino Moscatt. “A proposito, sarei curiosa di conoscere cosa ha fatto per Favara durante la Sua presenza in Parlamento in questi 5 anni”. E su un tema specifico di confronto e scontro anche a livello nazionale aggiunge. “Venerdì 14 luglio prossimo in consiglio comunale sarà affrontato, tra gli altri, un importante punto all’ordine del giorno. Mi riferisco alla mozione consiliare del M5S inerente alla regolamentazione dell’accoglienza degli immigrati. Vorrei conoscere la posizione politica del suo partito e del suo gruppo consiliare, il PD – chiede Anna Alba – su temi quali la gestione dei centri di accoglienza e gli SPRAR che preoccupano la collettività favarese”.
Infine un accenno anche al suo primo anno di amministrazione. “Sulle cose fatte e le cose da fare la invito a leggere la relazione annuale sulle attività svolte da questa amministrazione che sarà discussa a breve in un consiglio comunale ad hoc. Resto sempre disponibile al confronto istituzionale – conclude Anna Alba – nell’interesse esclusivo di Favara e dei favaresi”.