Il parere del Collegio dei revisori dei conti era negativo perché la variazione di bilancio proposta e richiesta non rientra tra le spese indispensabili considerato che il Comune di Favara è in dissesto finanziario. Ma il consiglio comunale senza neanche interpellare gli stessi revisori e chiedere il perché del loro parere negativo nella seduta di sabato scorso ha approvato comunque la proposta di variazione del bilancio.
Ma andiamo con ordine. Il consiglio comunale riunito sabato scorso ha approvato tutti i punti inseriti all’ordine del giorno con la sola presenza in aula dei consiglieri del Movimento 5 Stelle avendo l’opposizione deciso di non partecipare e su cui non stiamo qui a commentare. Tra i punti all’ordine del giorno ce n’erano due, chiamiamoli così “critici” poiché avevano il parere negativo da parte dei Revisori.
Sul primo già se n’è parlato tantissimo ovvero la Tari 2017 il cui parere negativo era sui numeri che non quadravano relativamente alla parte delle agevolazioni. Il secondo punto è passato diciamo cosi in sordina senza che nessuno, neanche l’opposizione, se ne accorgesse o lo abbia evidenziato, ed è relativo a una variazione anzi a due variazioni di bilancio previste dell’art.250 comma 2 del TUEL, due argomenti diffetenti inseriti però in un’unica proposta.
Il primo è relativo al “Piano d’intervento Servizi di cura all’infanzia” mentre il secondo “Interventi sugli immobili di proprietà comunale, adeguamento software”. Sul primo i revisori dei conti hanno espresso parere positivo poiché si tratta dell’ asilo di via Campania dove gli interventi non sono a carico del bilancio comunale ma sono finanziati con fondi Pac.
Il secondo invece, e qui c’è il parere non favorevole, è relativo all’acquisto tramite convenzione CONSIP di sistemi di cablaggio, adeguamento software per diverse decine di migliaia di euro, interventi su edifici comunali dovuti allo spostamento degli uffici in diverse sedi. Secondo i revisori dei conti, considerando che il Comune è in dissesto finanziario la variazione di bilancio, prevista dall’articolo 250 del TUEL non si poteva fare proprio perche interventi non indispensabili per legge. I revisori sono dell’avviso che questo intervento non è contemplato tra quelli indispensabili per cui hanno espresso un parere negativo, in quanto c’è un aggravio di spesa sul bilancio comunale ancora da redigere. Di questo naturalmente durante la seduta del consiglio comunale non si è nemmeno discusso poiché, dovuto anche al fatto che l’opposizione era assente, tutti i punti proposti dall’amministrazione comunale sono stati votati direttamente senza approfondire queste questioni importanti con un contraddittorio e chiedere ai revisori dei conti perché hanno espresso un parere negativo.
Il consiglio comunale è sovrano e comunque anche nel passato diversi punti sono stati approvati con il parere nestivo di revisori o dirigenti.