Giuseppe Maurizio Piscopo
LEONARDO MARINO, in arte LEONARDO, nasce a Milano il 18/10/1945, studia ragioneria a Milano e frequenta per sei mesi il Conservatorio G.Verdi. Comincia ad esibirsi nella primavera del 1961 in uno spettacolo Studentesco, con lui la PFM, I Camaleonti ed i Dik Dik, tutti alle prime armi, fin da allora…ottima Musica!!! Ospite d’onore: Adriano Celentano.
Poi canta in vari locali e nel 1964 firma il suo primo contratto discografico.
Quando inizia di fatto la tua attività artistica?
Fin da bambino sono stato attratto dal “Canto”, mia nonna da ragazza aveva studiato da mezzo-soprano al Conservatorio e quindi fin da piccolo ascoltavo brani tratti dal melodramma che la nonna mi cantava, ma adoravo i film musicali con Ginger Rodger e Fred Astaire (il Musical insomma).
Come era da bambino Leonardo Marino?
Leonardo Marino era un bambino riflessivo, con una buona dialettica, che si scatenava quando c’era la musica!!!
Sei nato a Milano e parli siciliano, quando hai scoperto la Sicilia?
Mio padre era di Palermo, i miei nonni paterni di Salemi, quindi la Sicilia l’ho scoperta da subito; poi ci sono stati vari viaggi in Sicilia, il primo a cinque anni. Nonna Ceccina è rimasta vedova e trascorreva parecchi mesi l’anno a casa nostra, altro incontro con il dialetto siciliano e con la prelibata gastronomia siciliana.
Nel 1969 prendi parte al Festival di Sanremo, puoi raccontare com’è andata? Puoi dirci chi lo presentava quell’anno, quale era la canzone che cantavi, quale clima si respirava a Sanremo?
E’ stata una bellissima esperienza anche se i New Trolls ed io non entrammo in finale. Il Festival lo presentava il catanese Nuccio Costa… La Sicilia era nel mio destino.!!! Ho cantato “Io che ho te” una bella canzone scritta dai New Trolls, che tradotta in inglese ha avuto un buon successo internazionale. Il clima che si respirava a Sanremo era quello della grandissima eccitazione!!! Dimenticavo il mio nome d’arte era: “Leonardo”.
Come vedi il Festival ai giorni nostri?
Direi un pò inutile, non ha più il fascino di una volta ed i cantanti, tranne qualche caso es. Cristicchi, Gualandi, Emma, Elio e le Storie Tese, non è che abbiano spiccata personalità !!!
Le canzoni sono spesso bruttarelle. Con la canzone giusta ci ritornerei…per gioco!!!
Una volta la Rai trasmetteva sceneggiati indimenticabili diretti da Anton Giulio Maiano. Tu sei stato scelto per cantare: “La freccia nera” che tutti quelli della mia generazione hanno cantato. Che cosa ha rappresentato per te questo momento, come mai hanno scelto te? Sei tu l’Autore della “Freccia nera”?
E’ vero la Rai trasmetteva sceneggiati indimenticabili. Sono stato prescelto per cantare la “Freccia nera” con un piccolo inganno: dissero a Maiano che ero un giovane baritono emergente e lui ci credette, così per me cominciò un momento magico e di popolarità. L’Autore della “Freccia nera” purtroppo non sono io, ma è Sandro Tuminelli, attore-doppiatore-musicista, che prendeva parte allo sceneggiato.
Hai cantato “Giramondo” di Roberto Vecchioni, cos’è per te la musica leggera?
E’ una forma di musica e d’arte… leggera… che può essere sublime!!! Ho inciso fra gli altri: “La Nostra Favola”, “Io per lei”, “Please amore” e “L’erba verde di casa mia” di cui non sono l’Autore, sono infatti traduzioni di successi anglosassoni.
So che ti sei occupato di Jazz con un Grande come Lino Patruno, ci vuoi raccontare questa tua esperienza?
Ho sempre amato e cantato i classici americani: con Lino ci vedevamo a Milano, ma non parlavamo di Jazz e tantomeno di lavoro, poi nel 1986 ci siamo incontrati a Selinunte in occasione del “Ratto di Proserpina”, Lino Patruno suonava nello spettacolo con un suo jazz group e la sera sul terrazzo dove alloggiavamo ci dilettavamo a cantare “I classici americani”. A Lino piacque molto come affrontavo i brani e mi chiese di prendere parte a “Tandem”, un programma della Rai condotto da Fabrizio Frizzi, ( registrai 6 puntate). Ci sono stati altri due concerti con Patruno: uno a Catania ed un altro a Taormina, inutile dire che sono stati due successoni. Quando Lino suona dalle parti di Catania lo vado a trovare ed improvvisiamo qualcosa!!!
“Qual è il tuo rapporto fra Musica e Teatro”
La Musica in Teatro è per me importantissima.Ho scritto un centinaio di brani, fra musiche di scena e canzoni.Ho composto le Musiche per “Lo Zio Canonico”, protagonista Tuccio Musumeci, per “Re Mida” di Rodari e per “Pinocchio” di Collodi, inoltre ho collaborato con Rosa Balistreri alla realizzazione di alcune “Melopee” che cantavamo nell’Orestiade di Gibellina. Quasi tutte le musiche sono state realizzate per il Teatro Stabile di Catania.
Sei mai stato in America?
Si, quattro volte come cantante (Leonardo) ed una volta come attore cantante (“Pipino il Breve”).Esperienze straordinarie, esibirsi all’Opera House di Sidney, all’Opera House di Chicago, all’Accademy of Music di Brooklyn e,”dulcis in fundo”, al Teatro Vivien Beamount di Broadway…una vera goduria!!!!
Ti senti più attore o più cantante?
Direi Fifty and Fifty, amo cantare, ma anche recitare…anche se il Canto è stato il mio primo grande Amore!!!
Ti ho conosciuto al Teatro Stabile di Catania nello spettacolo “Pipino il Breve”. Cantavi, recitavi, ballavi e combattevi come un vero “pupo siciliano”. Abbiamo girato vari Teatri fino alla registrazione televisiva della RAI. Che ricordo hai di questa esperienza, che ricordo hai del gruppo popolare favarese che faceva da colonna sonora a questo spettacolo musicale d’enorme successo?
“Pipino” è uno degli spettacoli più importanti ai quali abbia preso parte, spettacolo faticosissimo, ma di grandissima soddisfazione!!!Se mi muovevo come un “pupo”, questo lo devo ai colleghi Miko Magistro e Mimmo Mignemi, che mi hanno consigliato e seguito passo per passo!!!Per quanto riguarda il “trucco”, il merito va a Pippo Pattavina.”Il Gruppo popolare Favarese ” è un un ottimo gruppo ed io ne conservo un bellissimo ricordo, è stato un onore ed un piacere lavorare con loro!!!
So che hai recitato con grandi registi: nello spettacolo di G. Fava “L’ultima violenza”(con Turi Ferro), ne “Il Gattopardo”(con Turi Ferro), ne “I Malavoglia” (con Turi Ferro), ne”Il Birraio di Preston”( con G.Brogi e M.Lo Giudice) di Andrea Camilleri, nel “Cyrano de Bergerac”, nel”Compleanno ” di Pinter…Che cosa ti ha dato il mondo del Teatro?
Il Teatro mi ha insegnato ad avere consapevolezza dei miei mezzi, mi ha insegnato “il sacrificio” e mi ha dato la gioia di vivere!!!
Devo dire un “Grazie” al Maestro Giuseppe Di Martino che ha creduto in me, come attore, fin dall’inizio.
La tua esperienza di attore ti ha portato nel mondo del Cinema a confrontarti con grandi registi come Damiano Damiani in “Pizza Connection”, in sceneggiati televisivi molto seguiti come “Archimede”, “Giovanni Falcone”, “Squadra Antimafia 5”, “Il giovane Montalbano”. Che cosa ti ha insegnato il Cinema rispetto al Teatro?
Cinema e Teatro sono molto differenti, all’inizio ho faticato poi ho capito i meccanismi della macchina da ripresa ed è stato tutto più facile. Nel cinema c’è il primo piano, molto importante e la voce va usata in maniera molto diversa che in teatro. Non bisogna perdere mai la concentrazione, anche se tra una scena e l’altra possono passare delle ore…oserei dire che è snervante, ma il Cinema mi affascina tremendamente e poi ho avuto la fortuna di essere diretto da registi molto bravi!!!
Quale è il tuo rapporto con la Sicilia e con i Siciliani?
Amo profondamente la Sicilia che considero la più bella regione d’Italia, il mio rapporto con i Siciliani è invece conflittuale!!!
Come vivi la tua giornata a Catania?
Vivo prevalentemente in casa: leggo, scrivo, studio, suono, canto ed amo la casa in cui vivo.
Quali sono i tuo piatti preferiti ed i tuoi dolci preferiti?
Amo la fiorentina come la fanno in Toscana, la pasta alla Norma, pesce senza alcuna distinzione e come dolci la cassata ed i cannoncini con la crema pasticcera come la fanno a Milano.
Cosa stai facendo artisticamente in questo momento?
Direi che è un momento di stasi, ho un recital da me scritto che riprenderò l’inverno prossimo se troverò un serio produttore.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Per il momento…godermi la vita ahahahahah!!!