Assenza di un valido titolo di sequestro. Va alla Farm Cultural Park di Favara il primo round.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento ha disposto il dissequestro delle installazioni ritenute abusive e poste sotto sequestro dalla Polizia municipale di Favara “ferma la sussistenza di eventuali vincoli amministrativi sugli stessi”. Questa mattina lo stesso Comando della Polizia municipale ha notificato il provvedimento alla responsabile della Farm Florinda Saieva che ha così provveduto a togliere i sigilli.
Il dissequestro, come si legge nel dispositivo, è stato disposto perché “manca un valido originario titolo di sequestro per intervenuta decadenza di quello di P.G. inizialmente realizzato e mai formalmente convalidato”. In pratica qualche meccanismo si è inceppato, tant’è che a seguito di un sopralluogo effettuato dall’aliquota di P.G. presso la Procura della Repubblica del Corpo Forestale regionale è stata notata la mancanza dei sigilli, che sono stati riapposti a circa un mese dalla ordinanza di sequestro. Anche in ragione di ciò il Procuratore ha ritenuto la mancanza del fumus del reato disponendo quindi il dissequestro.
Il P.M. ha ritenuto che il sequestro a suo tempo eseguito abbia perso di efficacia. Inoltre il magistrato ha ritenuto che non ci siano più gli elementi di un sequestro probatorio essendo già state acquisite fotografie e rilievi anche con l’acquisizione agli atti delle denunce e degli elementi valutativi.
Questa mattina appena ricevuta la notifica del dissequestro i responsabili della Farm hanno provveduto a “stracciare” i sigilli che erano stati apposti dandone ampia comunicazione sulla loro pagina Facebook, postando appunto l’avvenuta rimozione dei sigilli e quindi il dissequestro.