Giuseppe Maurizio Piscopo
Che cosa vuol dire per Giuseppe Arnone far politica nel nostro territorio con i grandi problemi che ci affliggono ogni giorno: disoccupazione, migranti, emigrazione?
La politica in Italia ed in Sicilia porta il segno della sconfitta, il territorio è stato abbandonato, ha avuto scarse proposte ed insufficiente presenze di personalità politiche all’altezza delle situazioni critiche presenti la cosa peggiore è che nessuno si è mai prodigato nel cercare soluzioni concrete.
Sei laureato in giurisprudenza: che cos’è per te il diritto?
Per me diritto è la capacità di saper applicare alla vita di ognuno di noi, delle certezze legate ai diritti dei cittadini, con la possibilità di fare difendere attraverso le regole, i “doveri”.
Che cosa non hanno capito veramente i politici della Sicilia: una terra che ha una storia millenaria ed una ricchezza di monumenti e di storia unica al mondo?
La Sicilia è l’anima dell’Italia, come diceva Goethe l’Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito qui è la chiave di ogni cosa .Peccato che ancora le classi politiche che si sono susseguite negli anni fino ad oggi questo non lo hanno capito.
Qual è il tuo rapporto con Vittorio Sgarbi, dove l’hai conosciuto?
Vittorio Sgarbi è un personaggio eclettici e unico, che riesce a leggere i cambiamenti della società italiana senza paragoni con gli altri, oggi lui è l’uomo della Cultura italiana e rappresenta l’irrequietezza della nostra società.
L’ho conosciuto in occasione della campagna elettorale del 2006, venne a sostenermi per le regionali e mi ha fatto innamorare della cultura artistica italiana e siciliana, solo lui sa leggere le opere d’arte e dare una svolta all’Arte italiana.
Da anni stai tessendo una tela più lunga di quella di Penelope, mille e più contatti in tutta l’Europa. Come ti è nata questa idea geniale e dove vuoi andare a parare?
L’Europa è il circuito politico e culturale più intrigante, gli italiani in Europa sono più di 3000000, l’Europa ha un etimo che già da un’eccezione positiva Eurus-Op, che significa ampio sguardo, e dà lì la mia idea di puntare all’Europa e di prodigarmi come incubatore dell’orgoglio italiano all’estero, mi sto facendo conoscere in giro per i vari paesi europei per quello che sono e soprattutto voglio dar lustro ai connazionali emigrati, per poi poterli rappresentare nel collegio estero della camera dei deputati.
Per la prima volta nella storia di Favara, in Piazza Cavour hai premiato le eccellenze che si sono distinte in Europa, un lavoro grandissimo, immane con tantissimi ospiti arrivati da ogni dove: dalla Germania, dal Belgio, dal Lussemburgo, dalla Romania. Quanto tempo della tua vita hai dedicato per conoscere tutta questa gente?
La festa prende le mosse dalle iniziative che ho condotto in nome della “Fondazione Italiani in Europa “ che ho l’onore di presiedere dal mese di ottobre dell’anno scorso, quando iniziammo ad incontrare le comunità, le associazioni, i sindacati, e i patronati italiani all’estero, partendo dalla città di Saarbruken in Germania città con altissimo tasso di emigrazione, e nella quale è stato firmato il gemellaggio con la città di Siculiana(AG) e Marpinghen, un lavoro che ha tenuto impegnato me ed il mio staff per più di tre mesi .
Quali impressioni e quali emozioni hanno vissuto gli ospiti che hanno conosciuto il nuovo volto di Favara?
Tutte le eccellenze che ho invitato e hanno partecipato al primo premio “Eccellenze italiane in Europa” sono rimasti affascinati dalla bellezza di Favara e soprattutto del patrimonio artistico e culturale che è presente a Favara, a testimonianza dell’impatto positivo che hanno avuto i miei ospiti sono gli articoli pubblicati sulle Riviste più importanti d’Europa quali” Italia chiama Italia” e “La Notizia”.
La prossima Edizione, la Seconda Edizione delle eccellenze degli italiani in Europa merita la diretta Tv nazionale o addirittura Europea nella splendida location della Valle dei Templi, sei d’accordo? Ci stai già pensando?
Si sicuramente la prossima edizione del premio “Eccellenze italiane in Europa” sarà trasmessa sulle tv locali, oltre che in diretta Streaming sul nostri siti www.italianineuropa.it, già stiamo lavorando per la seconda edizione.
Che cosa ci può dare l’Europa per aiutarci a crescere culturalmente ed economicamente?
L’Europa ad oggi è l’unica fonte di finanziamento che è indispensabile per far crescere l’economia nel nostro paese ormai abbandonata dalla classe dirigente. Basta vedere i dati dell’ emigrazione per rendersi conto di quante persone scappano via dall’Italia per andare in altri paesi europei, ma anche l’Italia è uno stato europeo, quindi il contributo dell’Europa deve andare nella direzione di un’Unione sempre più stretta e forte per la stabilità e la crescita.
Posso dirti con schiettezza che con la presenza di questi illustri ospiti sei riuscito a far nascere una nuova pagina storica che deve assolutamente crescere in tutta Europa…
Era proprio questo l’intento e ci siamo riusciti, con la fondazione e i nostri progetti futuri, continueremo a scrivere quella pagina di storia che è iniziata il 29/30 luglio 2017 a Favara.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Con la fondazione abbiamo un ricco calendario, partiremo con il” premio eccellenze italiane in Europa ” itinerante, in tutta Europa, e una serie di eventi culturali ed artistici, che non posso svelare, sarà una sorpresa…