Non si tratta di un vero e proprio annuncio economico apparso sulle riviste specializzate, ma si può sintetizzare con il classico A.A.A. AFFITTASI la determina del Responsabile della posizione organizzativa n.4 dello scorso 22 agosto che ha come oggetto proprio la determinazione a contrarre per l’affidamento in concessione dello stadio comunale Giovanni Bruccoleri di piazzale Giochi Olimpici a Favara. Atto che il Capo dell’UTC, Ing. Alberto Avenia, ha predisposto a seguito dell’autorizzazione data dall’amministarzione comunale con proprio atto deliberativo.
Il Comune, insomma, mette in affitto la struttura sportiva, campo di calcio e campo di basket, predisponendo un vero e proprio bando con procedura aperta, alla quale possono presentare offerta gli operatori economici; gli Enti di promozione sportiva; le Società sportive; le Associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro affiliate a Federazioni nazionale. Sono escluse le associazioni di volontariato. La struttura, dicevamo, oltre che al campo di gioco di calcio e basket è comprensiva anche degli spogliatoi e dei servizi per gli atleti, giudici di gara e per il pubblico. L’obiettivo è quello di garantire l’efficienza della struttura ed incrementare l’attività sportiva, ma anche di risparmiare i soldi necessari al suo funzionamento. Il canone richiesto, al rialzo delle offerte, è di €. 5.000,00 ad anno, con pagamento in 2 rate a scadenza semestrale, con il canone che sarà adeguato in base all’indice Istat.
Il concessionario che eventualmente si aggiudicherà l’impianto sportivo ha l’obbligo di provvedere a garantire in pieno il regolare funzionamento degli impianti; mantenere la struttura nelle migliori condizioni di sicurezza, di igiene, di decoro e di fruibilità; provvedere a tutti gli interventi di ordinaria manutenzione necessari per il mantenimento in efficienza della struttura, che dovrà essere gestita con proprio personale, nel rispetto delle vigenti normative in materia e per la tutela dei lavoratori. Concessionario che dovrà, naturalmente, garantire la pulizia dei locali e degli arredi; la custodia; nonché provvedere a tutti quegli interventi di manutenzione ordinaria che nel corso del tempo si renderanno necessari. La struttura deve essere messa a disposizione dell’utenza e si dovrà garantire un’apertura minima di almeno 9 mesi l’anno, con almeno 6 giorni settimanali.
Il concessionario potrà incassare i proventi di ospitalità e di pubblicità. Se necessari si potranno fare interventi di modifica agli impianti, quindi al di fuori della manutenzione ordinaria, previo consenso da parte dell’ufficio tecnico. Il costo relativo dell’intervento straordinario sarà anticipato dal concessionario che potrà detrarlo dal canone annuale ma nella misura massima del 50%. Quindi ogni anno il concessionario dovrà comunque garantire al Comune almeno €.2.500,00 l’anno. Comunque il concessionario potrà avvalersi di sponsor, relativamente sempre alle finalità sportive della struttura, previa autorizzazione del Comune e anche iniziative pubblicitarie che non sono in contrasto con le finalità della pubblica amministrazione. Gli introiti della pubblicità sono di competenza del concessionario che dovrà regolare direttamente i rapporti di appalto del servizio ad altre società e le tariffe da applicare per la concessione in uso dell’impianto sportivo, da concordare determinate con il Comune. Amministrazione comunale che si riserva, comunque, il diritto di utilizzare gli impianti per le proprie manifestazioni per un totale di 10 giorni l’anno, dandone preavviso al concessionario .