Dopo un lungo calvario, durato più di 15 anni, l’Akragas lascia l’Inferno e passa al Purgatorio nella speranza, se le forze reggeranno, di potere fare capolinea in Paradiso: per intenderci nel calcio che comincia a contare, quello della seria C, dove ha già militato.
I fasti di un tempo, certamente gloriosi, sono ormai quasi un ricordo sbiadito. Chissà se i colori biancazzurri torneranno a splendere in tutta la loro tonalità, a sventolare verso più alte latitudini. L’obiettivo coronato oggi segna evidentemente un momento importante per ricominciare a sognare.
La formazione allenata da Rigoli, con tre turni di anticipo, guadagna la promozione aritmetica in serie D. E la festa è andata in sul terreno di gioco del Monreale, dove l’Akragas si è imposta con il più classico dei risultati: 2 a 0: Un successo firmato da Fallea e Arena. E così il vuoto lasciato alle spalle, a 270 minuti dal semaforo rosso, è ormai praticamente incolmabile: 10 punti in più rispetto all’immediata inseguitrice che è l’Atletico Campofranco.
Una stagione allora trionfale per la squadra, una cavalcata sontuosa che ha premiato giocatori, tecnico, società e tifosi. Il popolo biancazzurro in festa, impazzito per il traguardo da anni inseguito e oggi coronato.