Diritto di cittadinanza: nelle Istituzioni comincia ormai a circolare: Alla Regione è stato istituito quello per la garanzia del reddito minimo, alla Provincia regionale di Agrigento si lavora per assicurare una dotazione minima sul fronte idrico alle famiglie indigenti. La proposta porta la firma dei consiglieri di “Voce Siciliana” Orazio Guarraci e Leo Vinci.
“L’acqua è un bene indispensabile per la vita umana – si legge in una nota – purtroppo l’immissione nel mercato e la commercializzazione di questo bene, ha fatto smarrire il valore dell’indispensabilità di questo prezioso liquido. Il vile denaro ha determinato molteplici problemi sulla garanzia e sul diritto dell’approvvigionamento idrico. Infatti, le difficoltà economiche di molte famiglie indigenti, impossibilitate a pagare, anche, il misero costo dell’acqua, ha determinato, da parte del gestore privato, (dovendo rispettare il regolamento d’utenza), una conseguente azione finalizzata al “DISTACCO” della presa idrica, degli utenti morosi, compromettendo la garanzia di una vita dignitosa e civile di molte famiglie, mortificando il valore della solidarietà e della sussidiarietà.
Abbiamo già ufficializzato una proposta, in Consiglio Provinciale, finalizzata a istituire un sacrosanto “Diritto di Cittadinanza” cioè, fornire un “Minimo Garantito” di dotazione idrica a tutte le famiglie indigenti, per un massimo di ottanta mc all’anno pari a 219 litri al giorno, con un costo complessivo per famiglia pari a € 130 l’anno, poco più di €10 al mese, comprensivo anche del canone per la depurazione. Questo misero costo dovrebbe essere considerato un COSTO SOCIALE, al pari del diritto alla salute, o del diritto all’istruzione.
Attualmente, nei 27 Comuni gestiti da Girgenti Acque, si registrano circa 5200 proposte di distacco su 130.000 utenti complessivi. Purtroppo mi corre l’obbligo evidenziare, come all’interno di queste proposte di distacco, vi sono moltissimi allacci abusivi e altri soggetti che, pur essendo nelle condizioni economiche di far fronte alla spesa dell’acqua, si rifiutano di pagare il costo del servizio di cui usufruiscono quotidianamente.
Alle Istituzioni pubbliche spetta il dovere di verificare scrupolosamente le condizioni economiche dei conduttori morosi, consentendo alle famiglie realmente indigenti, una dotazione minima garantita fino a ottanta mc l’anno, di contro punire severamente tutti quelli che, pur essendo nelle condizioni economiche di far fronte al costo della fornitura idrica, si credono “Furbi” pensando di sfuggire ai loro doveri di cittadinanza.
Si propone la votazione, di detta Mozione, al Consiglio Provinciale di Agrigento, affinché diventi atto d’indirizzo vincolante per l’Amministrazione Provinciale, obbligandola a sostenere la superiore proposta. Ai Deputati Regionali, affinché si adoperino per presentare una proposta di Legge all’Assemblea Regionale, per l’introduzione del principio della dotazione idrica “Minima Garantita” per le famiglie realmente indigenti, garantendo Loro, una vita dignitosa e civile”. – conclude la nota congiunta di Guarraci e Vinci.