Gli errori si pagano. E si pagano sempre e comunque. Semmai il problema sta in chi paga. Gli errori della politica li pagano i cittadini, che, a loro volta, hanno commesso il grave errore di votarli.
La sede per la soluzione della questione idrica è l’Assemblea regionale, la stessa sede che ha determinato l’attuale caotica situazione tutta a danno dell’utenza. A scendere l’altro soggetto politico è l’assemblea dei sindaci dei comuni della provincia, l’Ati.
Senza se e senza ma, sono loro che dettano le regole e che hanno l’obbligo del controllo. Ad oggi, sembrerebbe che il servizio idrico sia stato un ottimo strumento per assegnare poltrone di sottogoverno e per alimentare il clientelismo, per il resto quasi nessuno ha avuto interesse a verificare l’accesso al bene essenziale da parte dell’utenza, la qualità del servizio.
Anzi, la polemica vede contrapposti i comitati spontanei a difesa dell’acqua e Girgenti acque, l’azienda che gestisce il servizio per conto dell’Ati, cioè per conto dei sindaci che costituiscono l’assemblea dell’Ambito e per conto, ovviamente, della Regione, Autorità massima, che fa da terzo che gode tra i due litiganti.
Di significativa importanza è l’attività dei comitati spontanei, senza di loro neppure si parlerebbe del problema. Sono loro che hanno e continuano a raccogliere i documenti necessari per portare avanti iniziative concrete per migliorare il servizio individuando le inadempienze, qualora ci fossero, del gestore, che saranno poi valutate nelle sedi opportune e che tengono in piedi il confronto con l’Ati. Per fortuna dell’utenza, loro ci credono e di strada ne hanno fatta già tanta. E altra ne vogliono fare. A Favara, per citare un solo esempio, Prometeo ius ha chiesto all’amministrazione comunale un tavolo tecnico.
Otto mesi fa, Gaetano Milioto di Prometeo ius ha chiesto la costituzione di un tavolo tecnico per fare la pesatura del servizio in città. La sua richiesta ha avuto esito positivo solo a parole. Milioto rinnova l’esigenza ripetutamente e ripetutamente gli assicurano che il tavolo tecnico sarà costituito. Finemula! Ci facciamo male da soli.
Il tavolo tecnico è indispensabile per avere i dati necessari e certi del servizio. E’ la base di un percorso costruttivo per l’utenza. Il tempo che si perde è a carico dell’utenza e, in particolare, dell’utenza economicamente più debole. Finemula! Non va tutto bene! Le famiglie non possono andare in crisi all’arrivo della bolletta dell’acqua. Oltre al costo esagerato, Girgenti acque sostiene che la migliore condizione per fornire l’acqua 24 ore al giorno è l’installazione del contatore. Stiamo a fidarci. I comitati e gli stessi cittadini la pensano diversamente e cioè che il buon funzionamento dei contatori è affidato alla fornitura costante. Prima l’acqua h24 e dopo i contatori. Senza stare a fidarsi, ché lo scotto lo abbiamo già pagato.
A proposito di fidarsi, i contatori sono stati già installati e pagati dai cittadini prima della gestione di Girgenti acque. Installati e previsti in progetto finanziato, negli anni ’90, dal Ministero delle Infrastrutture. Fu realizzata la rete automatizzata, oggi non funzionante, e la posa delle cassette per i contatori. I soldi sono stati spesi, poi tutto si arenò. Così funziona. La gente può ancora fidarsi?