Giuseppe Messina Ugl Sicilia
Abbiamo chiesto al presidente della Regione Crocetta ed agli attuali assessori, certezza della copertura finanziari annuale e pluriennale su tutti gli impegni di spesa che loro stessi hanno assunto a partire dagli inizi di settembre e che, eventualmente, intenderanno assumere fino allo scadere del trentesimo giorno dalla data delle consultazioni elettorali, previste nell’isola il prossimo 5 novembre.
Ci chiediamo se l’accordo siglato soltanto con alcune sigle sindacali, che dovrebbe Siciliaportare nelle tasche dei forestali in Sicilia 80 euro in più, sia garantito da apposite disponibilità di bilancio oppure siamo di fronte ad un’operazione preelettorale, che getta fumo negli occhi dei lavoratori.
L’accelerazione sulla riapertura di alcuni tavoli di contrattazione come a esempio quello all’Esa per la sottoscrizione del rinnovo dell’accordo aziendale, o come quello del personale dipendente della Regione siciliana, in assenza di certezze sulla reale capienza dei capitoli di spesa potrebbe rivelarsi lo specchio per le allodole per le migliaia di impiegati, in attesa da troppi anni di un miglioramento delle condizioni di lavoro.
Sulla delibera 381 del 7 settembre chiediamo chiarimenti e certezze sull’effettivo riutilizzo degli ex sportellisti nei 65 centri per l’impiego della Sicilia per evitare una guerra tra poveri, con le categorie A e B del comparto regionale.
In un clima di frenesia e confusione governativa che da qualche giorno vede protagonista il governo Crocetta con la rotazione di parte della dirigenza regionale, con nomine a pioggia nelle Iacp e con commissariamenti dei Comuni (peraltro effetto della mancata erogazione dei fondi, prevista per legge, da parte dell’esecutivo regionale che ha reso impossibile l’approvazione dei bilanci), ed infine con l’iniqua ripartizione delle risorse ai Liberi consorzi dei comuni, il rischio di deriva sociale è praticamente dietro l’angolo.
L’Ugl non ci sta e chiede al governo regionale maggiore responsabilità amministrativa nelle poche settimane che porteranno la Sicilia al voto, evitando scelte politiche che assumono sempre più il sapore elettorale e quindi clientelare. E’ questo ciò che temiamo e, per tale motivo, abbiamo già provveduto ad informare le istituzioni preposte affinchè possa tenere sotto controllo questa corsa sfrenata e dissennata all’aumento della spesa pubblica.