Una vendetta: l’ipotesi comincia a prendere sempre più corpo nella drammatica vicenda della morte per avvelenamento di Sebiastian, il bombo di appena cinque anni. A dare sostanza ai sospetti ci ha pensato una cugina della famiglia Lupescu, direttamente dalla Romania, intervistata da una emitente televisiva locale, ha svelato che La madre del piccolo, impegnata in una relazione con un italiano, qualche giorno prima della tradegia al suo telefonino cellulare avrebbe ricevuto un sms. Il contenuto? “Fuori dall’Italia” – secondo il racconto della parente.
Toccherà ora agli inquirenti accrtare le veridicità delle dichiarazioni della donna, capire se le parole rimbalzate dalla Romania abbiamo realmente un fondamento. Dalla Procura della repubblica di Agrigento per il momento c’e’ il massimo riserbo. Intanto si attende l’esito da parte dei carabinieri del Ris, chiamati in causa per analizzare alcuni campioni prelevati sulla confezione dei cioccolatini avvelenati, che hanno provocato la morte di Sebastian e il malore degli altri due fratellini. Poteva essere una vera e propria strage: il pesticida era stato infatti inserito anche nelle arance e in una bottigli di vino, prodotti tutti collocati all’intefno di una busta di plastica lasciata davanti all’abitazione della famiglia Lupescu a Naro.
A questo punto cade completamente l’impalcatura del nesso, che si è era ipotizzata a caldo, con l’uccisione di un rumeno, il cui corpo è stato rinvenuto sabato sera nelle campagne di Campobello Licata. La vittima un quarantenne: il cavadere è stato trovato in contrada Fondachello, ma il delitto sarebbe avvenuto altrove. Anche su questo versante indagini in corso.