Gaetano Scorsone
Nella prima serata di ieri, alle ore 17.00, presso lo spiazzale interno antistante la struttura della Casa Circondariale Petrusa di Agrigento, si è svolto il cerimoniale del 200° Annuale della Fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria. Ad accogliere le Autorità Civili e Militari della provincia nonché i numerosi civili che hanno voluto testimoniare i sentimenti di gratitudine e apprezzamento alle Fiamme Azzurre il Direttore, Dr. Aldo Tiralongo, il Commissario Capo, Giuseppe Lo Faro, la giovanissima Commissario Capo Gesuela Pullara ed il personale della Casa Circondariale agrigentina.
Un picchetto opportunamente schierato ha reso gli onori agli ospiti che hanno potuto ammirare alcuni moderni mezzi dell’istituto per l’occasione presentati, al fine conferire maggiore solennità all’evento.
Già nel messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cui lettura ha dato inizio al cerimoniale, è emerso chiaramente l’importante ruolo svolto dal personale della Polizia
Penitenziaria nel costante e generoso impegno per la sicurezza e per il mantenimento della coesione sociale, nonostante la sofferenza ed il disagio della realtà carceraria italiana che registra diverse criticità non solo strutturali ma anche normative ed organizzative.
Di seguito, la lettura del messaggio del Capo di Dipartimento, Santi Consolo, che ha evidenziato come il festeggiato Corpo riesca a trarre dal glorioso suo passato, che conta ben due secoli di storia, la fresca energia e la determinata volontà di impegno per fronteggiare le più diversificate attuali sfide con la fermezza, la costanza, l’umanità e la professionalità che gli si riconoscono e per mezzo delle quali si rendono meno gravose le problematiche che interessano i penitenziari italiani.
Con gli interventi del Commissario Capo, Giuseppe Lo Faro e del Direttore, Dr. Aldo Tiralongo, sono stati delineati meglio i numerosi compiti, da non tutti conosciuti, cui sono chiamati gli appartenenti a questa particolare Forza di Polizia che oltre a gestire le persone sottoposte a provvedimenti e /o misure di limitazione della libertà , esplica anche attività di polizia stradale, concorre al mantenimento dell’ordine pubblico, ha prerogative di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza anche al di fuori del perimetro dei penitenziari ed assieme alle altre forze di polizia esplica attività di scorta a magistrati ed a figure istituzionali, nonché offre i suoi investigatori migliori alla D.I.A ed all’Interpol.
Tutto ciò senza mai perdere di vista l’aspetto umano e il valore della dignità della persona anche grazie all’applicazione di moderni piani di custodia aperta e di vigilanza dinamica che, garantendo sempre alti standard di sicurezza, offrono ai detenuti reali opportunità di riabilitazione e di reinserimento nella società civile attraverso la frequenza di corsi scolastici ad indirizzo professionale per poter raggiungere l’ambizioso obiettivo di un dignitoso lavoro.
Con la preghiera rivolta al proprio Patrono -San Basilide- il Commissario Capo Gesuela Pullara ha dimostrato ai presenti, con la compostezza ed il raccoglimento tipici di chi ha piena consapevolezza delle proprie responsabilità, che sotto la loro onorata divisa pulsa un cuore fatto di sentimenti, di sensibilità e finanche di fede che si traducono in fiducia, ammirazione e rispetto in ogni contesto si trovino ad operare sia per compiti istituzionali che da semplici cittadini. Tant’è che sono stati premiati con degli Encomi e con degli Attestati di merito diversi esempi di abnegazione e di alto senso del dovere che hanno ricevuto il caloroso applauso dei numerosi presenti.
Una nota di sano orgoglio per la Favara che ha iniziato un virtuoso percorso di crescita civile è derivata dal ringraziamento ufficiale del Direttore, Dr. Aldo Tiralongo, per aver scelto proprio la Polizia Penitenziaria quale Madrina nel corso della IX Edizione della Festa della Legalità cittadina e per aver celebrato i due secoli della sua gloriosa storia con una maxi tela – cm 200 x 180 -“ realizzata per l’occasione dagli Allievi dell’Accademia Comunale Arte, Cultura e Legalità del Maestro Vincenzo Patti e della quale, a fine cerimonia, sono state distribuite delle riproduzioni formato cartolina offerte in dono quale segno di stima e di gratitudine della comunità favarese.
Al cerimoniale ha fatto seguito un rinfresco curato dal personale dell’Istituto Alberghiero G. Ambrosini di Favara che, come al solito, si è distinto per la varietà, la fragranza e la superiore qualità frutto di una consolidata maestria nell’arte pasticcera.
E per concludere non si può trovare formula migliore di quella rappresentata nel motto riportato nello stemma araldico del festeggiato Corpo: “Despondere spem munus nostrum” ovvero GARANTIRE LA SPERANZA E’ IL NOSTRO COMPITO.
Onori al Corpo della Polizia Penitenziaria ed il sentito GRAZIE alle sue donne ed ai suoi uomini che, nel composto silenzio della loro quotidianità , onorano questo delicato impegno per una società più giusta e migliore.