Apprezzato avvocato, già sindaco di Favara Domenico “Mimmo” Russello è uno dei candidati all’assemblea regionale siciliana. Lo incontriamo in un momento di pausa della sua campagna elettorale che sta conducendo con la sobrietà e la pacatezza che lo contraddistinguono in giro per la provincia agrigentina.
Perché ti sei candidato
“Sono oramai da tanti anni impegnato in politica, in modo attivo e personale. Mi è stato chiesto dai dirigenti del P.D. e da alcuni miei sostenitori, di accettare questa importante proposta di candidatura all’A.R.S., ed ho deciso di condividere questa nuova sfida per dare il mio massimo contributo per il miglioramento, la crescita ed il rilancio della Sicilia, ed in particolare della nostra dimenticata provincia agrigentina”.
Perché ha deciso di candidarti col P.D.
“Ritengo il PD, nel quale avevo già da tempo avviato un percorso di adesione politica, a prescindere dalla candidatura, maturata solo di recente, un partito (forse l’unico) ben strutturato e radicato nelle varie realtà territoriali locali, fatto di tante persone perbene e di sani principi (le mele marce sono ovunque, ma bisogna saperle distinguere ed emarginare). E’il partito più vicino alla mia sensibilità umana ed ai valori costituzionali garantiti dal nostro ordinamento. Pur con i suoi limiti e difetti (chi non ne ha?), racchiude la sintesi tra la mia formazione di matrice cristiana e cattolica ed il riconoscimento e la tutela delle libertà democratiche e dei diritti civili, a me tanto cari. È, comunque, un grande partito pluralistico e democratico dove convivono opinioni diverse, che sono garanzia di libertà e democraticità. Ciò non vuol dire che sono d’accordo su tutto ciò che fa il PD, e manterrò sempre la mia libertà di critica e di opinione”.
Quali i punti del programma di governo del candidato presidente, Fabrizio Micari, che ritieni più significativi
“Micari divide i suoi interventi in due parti; da un lato si propone di affrontare subito gli aspetti più urgenti, quali la stabilizzazione, la messa in sicurezza ed il superamento delle varie emergenze che affliggono il nostro territorio siciliano; dall’altro, si prefigge, in un arco temporale più ampio, di programmare e realizzare un’adeguata educazione e formazione dei giovani, favorendone il loro inserimento nel mondo del lavoro negli enti, nelle imprese e nel tessuto socio-economico-produttivo locale siciliano (per evitare la loro forzata emigrazione culturale e lavorativa al nord o, peggio, all’estero); di promuovere gli investimenti strutturali (quali strade, ferrovie, porti, aeroporti, ecc…), l’innovazione tecnologica, lo snellimento burocratico, gli aiuti alle imprese, l’attuazione delle Zone Economiche Speciali, le Zone Franche d’Imprese, le azioni in favore del turismo, l’agricoltura, ecc…, mediante l’utilizzazione delle risorse regionali, nazionali e, soprattutto, europee”.
Di cosa ti piacerebbe occuparti
“Partecipare a questa grande e straordinaria opera di normalizzazione, sviluppo e innovazione della Sicilia sarebbe già tantissimo. A me personalmente sta particolarmente a cuore la risoluzione dei problemi dei nostri territori, delle città, dei cittadini afflitti quotidianamente ancora dalle solite irrisolte questioni, che tutti ben conosciamo: avere l’acqua tutti i giorni ad un costo equo; la pulizia e l’igiene pubblica, la garanzia di un lavoro stabile, edifici pubblici sicuri ed a norma di legge, il recupero e la valorizzazione dei centri storici, il blocco dei tagli ai trasferimenti regionali e statali in danno degli enti locali, la lotta alla povertà, l’assistenza alle fasce più deboli e sofferenti della popolazione”.
Perché i cittadini dovrebbero votarti
“I deputati regionali svolgono le loro funzioni partecipando all’attività parlamentare dell’Assemblea. Il loro principale compito è quello di proporre ed approvare le leggi e vigilare sugli atti del governo. Il deputato regionale è, in buona sostanza, un legislatore e penso che sia un ruolo che possa essere svolto meglio da chi ha buona capacità culturale, lunga esperienza professionale legale e riconosciuto impegno amministrativo, esercitato con la massima serietà e correttezza, per l’attuazione del bene comune ed il benessere generale”.