Sono alcune riflessioni ad alta voce sulla Giunta di Favara. Riflessioni che, seppure di volata” ho rappresentato ad Anna Alba prima delle votazioni per le regionali. In realtà già in alcuni articoli abbiamo toccato l’argomento che adesso mi pare opportuno approfondire.
Comincio dal bicchiere mezzo pieno. Sul piano della correttezza e della legalità, queste qualità sono convintissimo che ad Anna Alba non difettino, come non sono difettati a qualcuno dei suoi predecessori, ma non a tutti. Correttezza e legalità sono di importanza significativa, sono senza dubbio l’aspetto più interessante per la collettività. Il contrario di ciò si traduce nel solito inganno ai danni dei cittadini.
In passato, si diceva “spertu” al politico disonesto, come se rubasse ai marziani e a noi che marziani non siamo non poteva fottercene di meno. Anzi, si cercava di stare il più vicino possibile cu spertu, non si sa mai gli avanzasse qualche marziano per gli amici. Oggi abbiamo imparato a nostre spese che i marziani eravamo noi. Adesso paghiamo ciò che alcuni delinquenti ci hanno rubato. Con i nostri soldi hanno comprato per loro e per i loro familiari il pane nero citato da Papa Francesco nell’incontro con i politici.
Ad Anna Alba riconosco la qualità di politico onesto. Non solo. E’ una sindaca presente e attiva. Ovviamente, deve essere aiutata da una squadra di collaboratori: la Giunta.
Ora arriviamo alle diverse velocità. Non voglio fare e non farò la pagella ad ogni singolo assessore, non serve. Ogni singolo cittadino ha l’esatta percezione su chi opera e su chi si gira, più o meno velocemente, i pollici.
Non parto dal soggetto, ma dall’oggetto e su tutte le deleghe assessoriali preferisco parlare di finanze comunali. Noi siamo cittadini di un Comune dichiarato dissestato e vorremmo essere costantemente informati sulle condizioni di salute delle casse comunali. Migliorano? Peggiorano? Non ci sono bollettini ufficiali, l’ultimo è la dichiarazione del dissesto finanziario. Mi piace ricordare che con il dissesto finanziario, non potendo un Ente pubblico fallire come un semplice privato, si dichiara la “sofferenza” economica del Comune. Si attivano procedure speciali e particolari per tirare fuori dal dissesto la città. A oltre un anno dall’inizio della cura, possiamo o non possiamo sapere come sta il nostro caro ammalato? L’assessore al Bilancio che ha, nello stesso tempo, la delega al personale, chissà per quale motivo non ci da notizie. “Ci pari malu”. Non sappiamo neppure a che punto è l’attuale proposta di bilancio.
Carissima assessora, sono fatti miei e di tutti i favaresi! Certo la stampa le notizie le cerca e le offre all’opinione pubblica, ma una cosa diversa è il “bollettino ufficiale” sul quale si potrà iniziare il dibattito e il confronto politico.
Dentro il bilancio c’è una risorsa che è quella del personale dipendente del Comune. Come è attualmente utilizzato? Cara assessora, la stessa cosa, lo dico a me stesso, può essere una risorsa o uno spreco. Una lampadina accesa in una stanza abitata è una risorsa, la stessa lampadina nella stessa stanza disabitata è uno spreco. Il personale comunale che è a disposizione e aspetta direttive è utilizzato come risorsa o come spreco?
Aspettiamo bollettini ufficiali.