Giovanni Di Caro, Favarese, 42 anni, ingegnere informatico, sposato e padre di 2 figli. Questo un breve profilo del neo Parlamentare Regionale del Movimento 5 stelle che abbiamo incontrato ed al quale abbiamo rivolto alcune domande.
Onorevole Di Caro si è appena conclusa la campagna elettorale, raccontaci le emozioni dello spoglio dall’inizio alla notizia dell’attribuzione del secondo seggio, in provincia, al movimento 5 stelle e, quindi, della tua avvenuta elezione.
Tutta la campagna elettorale è stata una grande emozione vissuta “in apnea” senza fermarsi un attimo. Il giorno dello spoglio il lavoro fatto, durante la campagna elettorale, si concentra in poche ore cruciali in cui ti fai tante domande ma non puoi darti risposte perché quelle ormai sono affidate al popolo sovrano. Il secondo seggio era una certezza fin da subito. In provincia di Agrigento il M5S ha ottenuto 47.479 voti (27,34%) affermandosi come prima forza politica e questo è un dato che si notava prima ancora dello spoglio: nei mercatini, nelle piazze, per le strade abbiamo notato una fiducia e una speranza dei cittadini nei nostri confronti che non vogliamo tradire. E’ la prima volta che ho una carica elettiva e pensare che ci siano state 6000 persone che, in poco tempo, hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale mi riempie di orgoglio ma anche di tanta responsabilità e voglia di fare bene.
Una militanza nel partito di Grillo dalla nascita e un seggio conquistato all’Ars dopo la delusione del 2012, che ti avevano visto escluso per una manciata di voti. Quale sarà il tuo primo impegno?
Nel 2012 i sondaggi ci attribuivano percentuali oggetto di derisioni e sfottò dai nostri avversari. Mi candidavo per dare una mano al movimento di cui facevo e faccio parte. Avevamo anche problemi a comporre le liste e non immaginavamo un risultato che ci portò a stravolgere il sistema politico regionale prima e quello nazionale pochi mesi dopo. Più che delusione provai una grande voglia di rimboccarmi le maniche e continuare con l’attivismo nel territorio e devo dire che questo atteggiamento ci ha premiati. Sto per iniziare lo stesso giro della provincia che ho intrapreso durante la campagna elettorale; l’impegno fondamentale di un portavoce è quello di non perdere mai il contatto col territorio; di essere terminale di una rete di cittadini.
La sconfitta di Cancelleri ti riserva uno scranno tra i banchi dell’opposizione, quale sarà l’approccio del corposo gruppo grillino nei confronti della maggioranza di governo?
L’approccio sarà quello di un’opposizione intransigente ma nello stesso tempo disponibile a convergere su iniziative che abbiano come priorità l’interesse collettivo e il bene comune a prescindere dalla loro provenienza. All’interno dell’ARS il m5s conta 20 deputati (quasi un terzo dell’assemblea) un gruppo già coeso e determinato. Se il Presidente Musumeci e la sua maggioranza orienteranno la loro azione politica per risollevare le sorti del popolo siciliano, avranno la nostra collaborazione.
Sei l’unico Parlamentare Favarese, quali impegni senti di assumerti con la provincia e con la tua città in particolare?
Finora la Regione Siciliana non è stata vicina ad enti di frontiera come i comuni, anzi spesso ha avuto atteggiamenti quasi ostili e distaccati. I comuni della provincia di Agrigento, Favara compreso, hanno bisogno innanzi tutto di essere ascoltati. Gli impegni principali saranno quelli di portare sui tavoli dei vari assessorati regionali temi come le infrastrutture stradali dissestate, il depotenziamento dei presidi sanitari, il dramma dei precari della pubblica amministrazione, la crisi finanziaria dei comuni, le difficoltà delle imprese e l’accesso al credito di giovani che hanno scelto di rimanere nella nostra splendida Sicilia.
Carissimo Giovanni i migliori Auguri per l’avvenuta elezione da tutta la redazione di Siciliaonpress e, soprattutto, un augurio di buon lavoro per il bene della Sicilia.