"L'avvio del procedimento di revoca nei confronti di diversi enti è fatto per difendere i lavoratori della formazione, malpagati, sfruttati, utilizzati spesso dagli enti per difendere i privilegi dei padroni degli enti stessi in una sorta di circolo parassitario e antidemocratico”. A dirlo è il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che aggiunge “trovo singolare che ogni volta gli enti vogliono utilizzare i lavoratori come mezzo di manovra per poterli continuare a sfruttare. Non un solo formatore perderà il posto di lavoro.
Nel nostro progetto noi gli riconosceremo il giusto salario e gli restituiremo la dignità. Non tollereremo più l’esistenza di enti che non pagano i lavoratori, che si appropriano di risorse pubbliche per interessi di pochi,
che non sono in grado di certificare, che fanno corsi inutili.
Vogliamo una formazione che serva ai giovani per l’inserimento nel mondo del lavoro e vogliamo certezze per i lavoratori. Alcune cricche del parassitismo stiano tranquille, non ci faremo intimidire.
Chi è in regola lo dimostri con le carte e non sfrutti la buona fede dei lavoratori.
Faccio appello ai lavoratori di non farsi strumentalizzare aderendo a scioperi che non servono a tutelarli, ma a difendere i loro aguzzini. Siamo con i lavoratori e soltanto con i lavoratori.
Non cederemo al ricatto reazionario di coloro che vogliono continuare ad arricchirsi, sciupando le risorse pubbliche, anzi, saremo su questo fronte durissimi.
Non tollereremo tentativi di mantenere un sistema che viene pagato dai siciliani onesti. Chi è in regola, – aggiunge il governatore – non deve avere paura, ma chi non lo è cominci a sollevare la clessidra di un allontanamento certo e sicuro, perché quando si costruisce sulla sabbia, i castelli sono destinati a crollare, e molti castelli sono stati costruiti sulle clientele e sul malaffare. Per il resto la mia solidarietà a tutti i lavoratori, che mi auguro capiscano, che stiamo lottando per loro”.