Possiamo dire che nel quadro delle manifestazioni natalizie in provincia hanno avuto il loro significativo clamore mediatico quelle organizzate dalla direzione dell’istituto di pena di Agrigento e dell’Ente assistenza personale amministrazione penitenziaria.
Oggi gli eventi iniziati con la realizzazione delle tre aiuole natalizie all’ingresso del viale che conduce al carcere, si sono concluse con le novene che hanno avuto come protagonisti i ragazzi del gruppo di musica popolare siciliana “Quartet Folk”, bravi artisti che hanno allietato i presenti. Infine gli auguri con spumante e panettone e gli interventi del direttore Aldo Tiralongo e del responsabile dell’Eap, Giuseppe Di Rosa, che hanno consegnato le targhe ai privati per la loro collaborazione nella realizzazione delle tre aiuole spartitraffico e per altri lavori che si porteranno a termine tra breve. Tra i premiati, lo diciamo con una punta d’orgoglio, il nostro giornale.
La manifestazione è stata l’occasione per meglio conoscere la realtà penitenziaria che non è quella dell’immaginario collettivo. Non esistono più le guardie e i secondini e non esistono più dal 1990 quando con la riforma nasce il Corpo di polizia penitenziaria che è una delle quattro forze di Polizia dello Stato italiano insieme a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza. Uomini e donne che assicurano la sicurezza. Professionisti che lavorano con gli altri professionisti dell’area educativa. La guardia, tutta berretto e divisa non c’è più da oltre 27 anni e ha lasciato il posto al poliziotto.
Dicevamo, questa è stata l’occasione per l’opinione pubblica di conoscere la nuova realtà. Una conoscenza che per quanto promesso dal direttore dell’Istituto non “si chiude e continuerà in futuro”.