La vertenza Aipa non si concluderà con il normale rito, ma con il ricorso all’arbitrato. Ricordiamo che l’Amministrazione comunale ha chiesto la rescissione del contratto con l’Aipa per gravi inadempienze. Mancato rispetto contrattuale che ha procurato danni al Comune. Secondo gli accertamenti effettuati dagli uffici comunali l’Aipa avrebbe procurato danni milionari alle casse comunali non avendo notificato oltre 16 mila atti relativi al canone idrico; avrebbe anche applicato unilateralmente maggiorazioni relative all’aggio sulle bollette a danno dei contribuenti.
In particolare, l’aggio sarebbe stato aumentato “dal 3,28 al 3,80 per la riscossione ordinaria; dal 6,56 al 9,56 per la riscossione coattiva; dal 13,12 al 18,50 per l’evasione”.
Sono una decina le contestazioni rilevate e trascritte sulla delibera che sancisce la risoluzione in danno del contratto. “La società – dice Manganella – non ha osservato il protocollo di intesa sulle procedure di pignoramento. Inadempienza anche sulle assunzioni che avrebbe dovuto fare, solo 3 a fronte delle 20 previste dal progetto”. A questo si aggiunge l’omessa notifica di 16.119 atti, di cui 15.646 relativi al canone idrico, che hanno determinato un mancato introito per le casse comunali pari a euro 3.341.171”.
Oggi arriva l’interrogazione del consigliere Filippo Ceresi.
Ceresi chiede al sindaco “rispetto all’iter di arbitrato intrapreso dal comune di Favara con la società AIPA di conoscerne le ragioni.
Chiede altresì di sapere se tale iter si è concluso e quali risultati si sono ottenuti”.
Alla richiesta di Filippo Ceresi si aggiunge quella di Luca Gargano, coordinatore cittadino del consigliere. “Assodato – dice Gargano – che il ricorso all’arbitrato è corretto, conoscendo Manganella, come mai non ha reso pubblico l’iter dell’arbitrato, mentre i favaresi sono convinti che l’Aipa a Favara non esiste più, quando, invece, la società continua ad operare? Perché non ci fa conoscere i nomi degli arbitri?”
Noi abbiamo chiamato il sindaco per avere le risposte. Purtroppo abbiamo avuto solo il tempo di fare le domande, poi la linea telefonia è caduta e non si è più ripristinata fino al momento della pubblicazione dell’articolo. Per essere precisi abbiamo solo avuto una parte della risposta relativa al ricorso all'arbitrato che Manganella ha detto essere previsto dal contratto. Proprio sui nomi dei tre arbitri è caduta la conversazione.
Poco male, il sindaco Manganella ci farà, certamente, sapere.
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Sventati ! ah ! ah ! State certi che adesso verranno revocati tutti i vergognosi atti.