Animata riunione di Consiglio comunale di Favara, almeno nella sua prima parte, con il presidente Totò Di Naro che ha sospeso d’imperio, per ben bue volte consecutive, la seduta.
Motivo della drastica decisione del presidente le “scintille” tra la consigliera Marilì Chiapparo del Gruppo Misto da una parte e la vice sindaca Crocetta Maida e l’assessore Amodeo Nicotra dall’altra. Oggetto del singolar tenzone gli oramai famosi “Provvedimenti ai sensi dell’art. 250, comma 2 del TUEL”, ovvero le variazioni di bilancio richieste dall’Amministrazione comunale e, nel particolare, la variazione per la “Nuova convenzione integrativa tra ANAS – Regione Sicilia – Provincia Regionale di Agrigento – Comune di Favara”. La capogruppo ha contestato il fatto che a circa due anni dall’insediamento della Giunta della sindaca Anna Alba, non presente in aula, ancora il Comune di Favara non si è dotato di un bilancio, stigmatizzando il continuo ricorso alle variazioni. L’assessora ha evidenziato la particolare situazione del Comune di Favara in dissesto e senza bilancio per cui le “variazioni” sono praticamente obbligatorie in relazione alle “novità” contabili e di gestione, in relazione a finanziamenti o spese obbligatorie, che debbono trovare la giusta capienza nel vari capitoli di bilancio. Ed ancora sulla mancata approvazione del bilancio, Crocetta Maida ha evidenziato che non si è potuto approvare per le tante difficoltà contabili ma soprattutto per i tagli effettuati a fine anno sui trasferimenti regionali.
Contenzioso aperto e discussione accesa anche nel particolare sulla variazione per la “Nuova convenzione integrativa tra ANAS – Regione Sicilia – Provincia Regionale di Agrigento – Comune di Favara”, con la consigliera Chiapparo che contesta la volontà, espressa direttamente dall’assessore Nicotra, di spendere la quasi totalità delle somme Anas su piazza Cavour, non tenendo conto di altre impellenti necessità e pericoli come quello sussistente in via Che Guevara, oggetto anche di una interrogazione del Gruppo Misto per la quale non ha avuto risposta. Qui iniziano le scintille! L’assessore Maida ribadisce che i consiglieri sono chiamati a votare la variazione e la destinazione in relazione alla Convenzione, ovvero una parte €. 89.000,00 per lavori al Cimitero e i rimanenti €. 300.000,00 per lavori di interventi per la viabilità interna. “Poi sarà cura dell’amministrazione individuare le strade dove intervenire”. Poi, come a volte succede, una parola, come le ciliegie, tira l’altra. Toni più accesi. Scontro anche con il presidente che decide di sospendere la seduta. Al rientro neanche il tempo di chiamare l’appello ed appena la consigliera Chiapparo accenna a parlare, nuova sospensione della seduta. L’attrito quindi si attenua e la riunione può proseguire con la votazione.
Provvedimenti ai sensi dell’art. 250, comma 2 del TUEL “Nuova convenzione integrativa tra ANAS – Regione Sicilia – Provincia Regionale di Agrigento – Comune di Favara” 18 Si e 2 No. Si continua con il punto relativo all’estinzione dell’IPAB-Opera Pia Barone Mendola, i cui locali passeranno in possesso del Comune di Favara, come deliberato dal Commissario Straordinario e conformato dalla Giunta Comunale, sulla cui destinazione d’uso, molto probabilmente vincolata alle finalità sociali espresse dal Barone Mendola, si esprimerà la Regione una volta formalizzato il passaggio. I 18 presenti in aula votano si. Ancora variazioni ai sensi dell’art. 250,comma 2 del TUEL, “per l’inserimento della previsione di spesa relativa agli adempimenti inerenti la nuova carta d’identità elettronica” variazione per €. 83.000,00, 14 si e 3 astenuti “non perché non riteniamo giusta la variazione – ha detto Sergio Caramazza – ma per rafforzare la nostra critica per la mancanza del bilancio”. Altra variazione, questa richiesta dalla P.O.4, “per l’inserimento della previsione di spesa in ordine al servizio di cattura, ricovero e mantenimento cani randagi”, ovvero per il pagamento delle fatture emesse dal canile convenzionato per €. 67.000,00. La votazione vede 13 si, 2 astenuti e 1 no “non posso votare una delibera – ha detto sempre Sergio Caramazza – che ha il parere negativo dei Revisori dei conti”.
Si arriva quindi al punto relativo al “Regolamento attutivo ed organizzativo della Consulta delle associazioni per i diritti della persona disabile fisica, psichica e sensoriale, quale strumento di partecipazione di cittadini all’elaborazione degli indirizzi e delle politiche sociali del Comune di Favara”. Punto che approfondiremo in un altro articolo e che comunque trova il consenso unanime dei presenti con 18 si.
Ultimo “scontro” sul punto relativo alla richiesta di “Variante al Piano di lottizzazione a scopo edificatorio per uso residenziale in contrada Nicolizie”. Il consigliere Tonino Scalia lamenta “la mancanza in aula dei dirigente ai cui chiedere chiarimenti e propone la sospensione della seduta”; la consigliera Marilì Chiapparo evidenzia come “il punto non sia transitato, come dovrebbe, dalla Commissione consiliare di cui lei fa parte per cui non ne è a conoscenza, anche perché l’atto deliberativo non è completo degli allegati tecnici relativi alla variazione richiesta”. Gero Castronovo si dice favorevole al voto essendo un argomento iniziato nel lontano 2010 e che ha avuto tanti passaggi e pareri favorevoli dai diversi Enti interessati. Tenta una mediazione il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Carmelo Sanfratello, proponendo di aggiornare la seduta. Poi, invece, anche in relazione al fatto che Scalia si dice pronto a votare (negativamente naturalmente) si passa al voto con il rischio della caduta della seduta per il numero legale. Infatti sono 16 i presenti, 12 si e 4 no.
Infine le due interrogazioni, presentate dai consiglieri del Gruppo Misto: Chiapparo, Castronovo e Maglio, la prima relativa alla Tari 2017 e la seconda sugli accertamenti TARSU 2011. Interrogazioni esposte dalla da Marilì Chiapparo tra l’indifferenza generale e anche con diversi consiglieri che si defilano. Interrogazioni che comunque hanno avuto risposta scritta da parte della sindaca “che non soddisfa gli interroganti”. Ma questo è il normale “gioco delle parti”.