Salvatore Montalbano è stato eletto dal congresso Cisl, segretario generale Fnp Cisl per le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna.
“La Cisl – ci dice Montalbano – ha attuato una nuova riorganizzazione territoriale che vede la soppressione di nove Ust coincidenti con le province siciliane in cinque Ust territoriali. Sono stato eletto segretario generale dei pensionati che è la parte più consistente del sindacato”.
In pratica, la Cisl si presenta con un modello più snello rispetto al passato e alle altre organizzazioni sindacali.
“Questa riorganizzazione – continua Montalbano – non ha solamente l’obiettivo di ridurre i costi, ma di trasferire nei territori le risorse umane (dirigenti, Rsu, Rsa), economiche e strumentali al fine di rispondere ai bisogni del territorio.
In questi ultimi anni, il sindacato si è imborghesito restando dietro le scrivanie e lontano dalla gente. Con questa nuova riorganizzazione, fatta di otto sedi zonali, i dirigenti sindacali e le Rsu saranno nei posti di lavoro dialogando con i lavoratori pronti a trasformare in vertenzialità i bisogni posti dagli stessi lavoratori e pensionati”.
Salvatore Montalbano da oltre quaranta anni in Cisl ha ricoperto incarichi di prestigio, l’ultimo quello di responsabile della Cisl agrigentina, ha, praticamente, la giusta esperienza per guidare la categoria più impegnativa quella de i pensionati “prime vittime” delle recenti riforme.
“Gli obiettivi – conclude il nuovo segretario – sono le politiche sociali, la sanità, le politiche fiscali e tariffarie. Chiederemo di contrattare con i Comuni, l’acquisizione e l’esigibilità dei servizi sociali necessari alla comunità, attraverso il reperimento delle risorse necessarie, costringendo gli Enti a tagliare gli sprechi e le inefficienze e a consorziarsi per realizzare l’economia di scala, e partecipando a pieno titolo alla lotta all’evasione fiscale. Occorre esercitare una efficace pressione sulle Asp per avvicinare il servizio sempre più al cittadino con la creazione di strutture territoriali di prossimità. Occorre puntare all’equità e al rispetto delle fasce più deboli attraverso la progressività e le esenzioni. Infine, le politiche tariffarie devono essere meno gravose per i cittadini che vivono in condizioni di disagio e farle corrispondere con servizi efficienti.
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La coerenza, la semplicità, unita all’amore per il territorio ripagano l’impegno dimostrato nel tempo al servizio del cittadino!