Saranno l’Adiconsum e la Cisl, attraverso i loro legali, a rappresentare in giudizio dinnanzi ai giudici del Tribunale di Agrigento gli abitanti di contrada Petrusa che hanno promosso azione legale contro l’Anas citandola in giudizio per i disagi causati dalla demolizione e mancata ricostruzione del ponte Petrusa sulla SS122. Ne danno notizia il segretario generale Cisl, Maurizio Saia ed i responsabile Adiconsum Giuseppe Bosciglio.
“In occasione dell’esecuzione dei lavori di rifacimento della SS. 640 Agrigento – Caltanissetta – scrive l’associazione dei consumatori – l’Anas ha eseguito la demolizione del Viadotto Petrusa, ponte che collegava Favara ad Agrigento senza mai ricostruirlo. Sono trascorsi 16 mesi e la mancata ricostruzione del ponte causa tuttora enormi disagi per studenti e pendolari, costretti a percorsi alternativi che oltre ad essere inadeguati per il grande flusso circolatorio, costringono ad allungare le percorrenze”. In ragione di ciò gli abitanti di contrada Petrusa hanno deciso di citare in giudizio l’Anas, per il risarcimento patrimoniale del danno, delegando l’Adiconsum e Cisl, attraverso il legale dell’associazione dei consumatori, a sostenerli e rappresentarli il 25 settembre 2018 dinanzi il Tribunale di Agrigento.
“Riteniamo dagli atti in nostro possesso, che l’Anas S.p.a. è l’unica responsabile della demolizione e della mancata ricostruzione del ponte Petrusa, che ad oggi continua ad arrecare danni patrimoniali, in particolare agli abitanti della zona – afferma il sindacato Cisl – non è pensabile che l’Anas si possa sostituire nel Governo del territorio nella programmazione della viabilità, tanto da stabilire sull’opportunità e l’utilità della ricostruzione dell’importante arteria, dimostrando la limitata conoscenza del territorio e la scarsa sensibilità sociale, legata secondo noi a scelte errate, errori di progettazione e risorse finanziarie utilizzate per altre infrastrutture”.