Recuperare l’evasione tributaria con la massima tempestività delle annualità di competenza, ovvero fino al 31 dicembre 2015, poiché questi soldi sono necessari per il pagamento dei debiti pregressi del Comune di Favara.
Lo chiede la Commissione straordinaria di liquidazione arrivata a Favara a seguito del dissesto finanziario, che naturalmente ha bisogno di liquidità per procedere al pagamento dei debiti. E così dopo la Tarsu 2011 entro pochi mesi ai cittadini di Favara verranno notificate una valanga di cartelle esattoriali proprio per gli anni successivi e fino alle 2015.
Diciamo subito che chi ha pagato regolarmente non dovrebbe avere nessun problema. L’uso del condizionale purtroppo è d’obbligo poiché, visto il bailamme che è successo con la Tarsu 2011, c’è da aspettarsi di tutto. E che le cose non siano andate per il verso giusto per la Tarsu 2011 se ne sono accorti anche i Commissari che nell’atto deliberativo, tra le altre cose parlano di: “problematica inerente lo smaltimento dell’attività relativa al corposo contenzioso tributario per i numerosi ricorsi pervenuti in relazione alla Tarsu 2011”.
Ma ritorniamo alle cartelle che arriveranno ai cittadini in tre tornate, giugno, settembre e ottobre 2018, per le quali sono stati chiamati a lavorare con una certa urgenza gli uffici tributari del comune.
Giugno 2016: notifica degli avvisi di messa in mora Tares 2013, Tari 2014 e Tari 2015. Settembre 2018: notifica degli avvisi di infedele denuncia Tares 2013 e Tari 2014; avvisi di notifica per omessa denuncia e omesso pagamento Imu anni 2013 e 2014; avvisi di notifica per omessa denuncia e omesso pagamento Tasi anni 2014 e 2015. Ottobre 2018: notifica avvisi omessa denuncia per Tarsu 2012 e Tares 2013.
Per accelerare questo iter la Commissione straordinaria di liquidazione ha autorizzato che una Task Force dell’ufficio tributi, con a capo e la dirigente, effettui lavoro straordinario fino a giugno poiché questi atti devono essere pronti entro quella data.
Sull’argomento interviene il consigliere comunale Sergio Caramazza che parla di “2018 sarà un anno di sangue per i cittadini favaresi”. “Inutile dire – prosegue Caramazza – che in assenza del dissesto finanziario e in presenza di un piano di riequilibrio serio, che prevedesse sì la riscossione, ma fatta in modo graduale, senza la fretta imposta da una Commissione Straordinaria di Liquidazione, le cose avrebbero potuto andare diversamente”.
Secondo il consigliere Caramazza queste notifiche, che si aggiungono alla disastrosa Tarsu 2011, nei prossimi mesi potrebbero ingenerare anche dei problemi sociali per cui chiede un intervento diretto da parte di Anna Alba. “Chiedo un intervento in prima persona del Sindaco, che non può delegare il tema sempre e completamente all’Assessore Maida, come fatto nell’ultimo Consiglio Comunale. Favara ha bisogno di risposte e rassicurazioni da parte del suo Sindaco, se è in grado di farlo, e non da chi a Favara nemmeno ci vive”.