Pdl e Pd ovvero gli alleati di oggi e gli alleati di un tempo. Eugenio D’Orsi subisce così il fuoco amico, ma anche quello degli ex amici. Ad alimentare le fiamme la sua decisione di nominare un nuovo assessore, la grottese Valentina Palumbo. Ma, per essere subito chiari, non è il profilo o la qualità della persona a scatenare le ire del partito democratico e del popolo della libertà. Piuttosto l’inopportunità politica dal momento che il mandato volge al termine e le Province hanno i giorni contati: sono state abolite dalla Regione.
Il capogruppo del PdL al Consiglio provinciale tuona: “Il presidente ha perso il senso della misura. L’Ente è diventato, con questo continuo alternarsi di assessori, la barzelletta d’Italia. D'Orsi va fermato” – aggiunge Ivan Paci.
E parlano di gestione della Provincia come se fosse un’azienda personale i giovani democratici di Agrigento. “La nomina di nuovo assessore – sottolineano ancora – rappresenta il colpo più basso che si potesse compiere per chiudere questa legislatura che negli anni ricorderemo per la peggiore gestione da parte di un presidente che non ha prodotto alcun atto o opera degni di essere ricordati”.
E a difesa di Eugenio D'Orsi scendono in campo due assessori. “Siamo di fronte – spiegano Piero Marchetta e Francescochristian Schembri – ad una forma di becera speculazione politica. Il cambio di assesori – aggiungono – si è reso necessario dai mutati scenari politici e non sono imputabili a questa amministrazione. Sono critiche gratuite e fuori luogo che rigettiamo al mittente. Il costo degli assessori, nel contesto economico dell’Ente, grava sempre meno di quanto non lo siano le continue riunioni delle commissioni consiliari. Ma di questo nessuno ne parla. Come mai!” – conclude la nota congiunta degli assessori Marchetta e Schembri.
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COME AL SOLITO : V E R G O G N O S O !