“Dove abbiamo potuto, siamo intervenuti per andare incontro alle esigenze della comunità”. E’ il coro unanime che si leva dalla giunta comunale di Raffadali, guidata dal sindaco Giacomo Di Benedetto, alle prese in questi giorni con il varo del bilancio di previsione 2012, sostanzialmente ingessato per via delle spese già effettuate e degli impegni già assunti con riferimento allo strumento contabile dell’anno 2011. Una delle azioni di “alleggerimento” messa a punto, nonostante il contesto economico-finanziario quasi drammatico dell’Ente, riguarda l’Imu.
“Oltre ad aver mantenuto immutate le aliquote, a differenza di TUTTI i comuni della provincia con popolazione superiore a 10.000 abitanti – spiega il sindaco – abbiamo previsto la riduzione del 50% per le costruzioni inagibili o inabitabili. Uno sforzo condiviso da tutta la maggioranza e raggiunto attraverso tagli ai rami secchi. Il nostro senso di responsabilità ci porta a confrontarci con la realtà e di agire per il bene del nostro paese. Siamo impegnati – aggiunge Di Benedetto – a produrci quotidianamente in sforzi per salvaguardare il paese nel suo complesso, nelle sue molteplici e vitali espressioni.
Fermo restando, questo va sempre evidenziato, che io, la maggioranza consiliare ed i miei assessori siamo in carica solo da pochi mesi. E se oggi siamo arrivati questo punto, senza volere fare polemiche, la colpa non è certamente nostra. Se poi, ai debiti ereditati, aggiungiamo i tagli nei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione, allora il dado è tratto. Il Comune di Raffadali sta vivendo una situazione molto difficile, dalla quale dobbiamo e possiamo, tutti assieme, uscire per tornare a guardare con fiducia al futuro.
Per non precludere il sacrosanto diritto dei raffadalesi ad un domani migliore, – osserva il sindaco di Raffadali – abbiamo dovuto, con nostro grande rammarico, adottare alcuni provvedimenti. Abbiamo aumentato per il 2012 la Tarsu, e l’aliquota Irpef, che inciderà sulla base dei redditi escludendo quelli più bassi. Tutti provvedimenti necessari, indispensabili, deliberati con sofferenza, per pareggiare il bilancio e salvaguardare gli equilibri di bilancio, al fine di evitare ben più gravi danni e conseguenze ai raffadalesi. Le conseguenze sarebbero state molto più pesanti: aumento nella misura massima dei tributi locali compresa l’IMU, copertura di almeno il 36% del costo dei servizi comunali e del 50% del costo dell’asilo nido. Ed ancora riduzione della dotazione organica e messa in mobilità dei dipendenti in esubero e copertura totale a carico dei cittadini dei costi di gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti (che sarebbe comunque probabilmente scattata).
Ad oggi, per fortuna, questi possibili rischi sono stati allontanati. E non appena saranno definitivamente tramontati, se ce ne saranno le condizioni il nostro impegno è quello di ridurre la pressione fiscale. Una priorità. E per quanto riguardo nello specifico la Tarsu, qualora il gettito del 2012 fosse superiore al costo del servizio, provvederemo al rimborso o all’esenzione del pagamento della quota in eccesso. Vogliamo rassicurare e tranquillizzare tutti. Il nostro operato è e sarà trasparente e indirizzato all’esclusivo interesse dei raffadalesi” – conclude Giacomo Di Benedetto