Oltre 1.500 preavvisi di licenziamento. Questo il dato di questi giorni, destinato inesorabilmente ad aumentare. “Siamo solo all’inizio”, La rivoluzione è iniziata.
Qualcuno potrebbe dire che è finita la “mangiugla”, altri invece potrebbero spiegare le misure alternative concrete per salvare il posto di lavoro a circa 8.000 unità lavorative che operano nel settore della formazione professionale in Sicilia. In realtà il settore è in pieno stato di crisi, dichiarato dalle organizzazioni sindacali (FLC CGIL SICILIA – CISL SCUOLA SICILIA – UIL SCUOLA SICILIA – SNALS CONF SAL SICILIA e ribadito dalle Associazioni degli Enti (FORMA SICILIA E CENFOP SICILIA) che hanno preannunciato l’apertura dello stato di crisi asseverata dall’avvio delle procedure di licenziamento previste dalla legge a carico dei singoli enti.
Il governo ha più volte dichiarato che tramite la rivoluzione della riforma della formazione verranno tutelati, salvaguardati i lavoratori e dal 1 agosto saranno garantiti tramite interventi di riqualificazione professionale. Non si capisce come e chi provvederà alla riqualifica: gli stessi enti, altre società o altri e nuovi operatori chiamati dal pianeta marte.
E poi, qualcuno forse dimentica che i corsi di formazione vengono finanziati per l’utenza – beneficiario finale dei progetti, cioè gli allievi, ai quali verrà certamente difficile spiegare che non potranno ottenere gratuitamente per il momento (ovviamente si spera per breve tempo) una qualifica professionale.
Qualcuno, comincia a non credere più alle belle parole di circostanza e inizia a preoccuparsi sul futuro. Molte domande nascono spontanee.
A queste domande si spera possa il dottore Albert rispondere e chiarire in audizione alla seconda commissione Bilancio convocata con urgente per martedì prossimo.
E mentre l'Assessore Scilabra convoca per il 16 aprile p.v. alle ore 15.30 presso l'aula Circolare della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Palermo, il tavolo Tecnico Istituzionale sulla Formazione professionale in Sicilia, per discutere dei fabbisogni formativi, qualcuno fa notare che proprio lo stesso giorno (ma di mattina) è previsto un Seminario regionale di studio , in cui verrà presentato il Progetto F.A.R.O sui temi della programmazione degli interventi sulle politiche attive del lavoro e della formazione professionale in Sicilia. Al Seminario parteciperanno gli addetti ai lavori delle Amministrazioni locali, i responsabili del sistema della formazione pubblica e privata, le rappresentanze datoriali e sindacali siciliane.
Un progetto specifico che la Regione Sicilia, in attuazione del Programma Operativo 2007/2013 Sicilia del Fondo Sociale Europeo Obiettivo Convergenza, Asse I Adattabilità, ha provveduto nel 2010 a promuovere attraverso una gara pubblica ad evidenza comunitaria la sperimentazione e la messa a regime di un dispositivo di rilevazione dei bisogni formativi di ampie fasce della popolazione, occupata e non occupata, per rendere sempre più coerenti e correlati con le necessità del tessuto economico e produttivo gli indirizzi strategici e quelli operativi dell’offerta formativa regionale.
Allora qualcosa proprio non quadra: serve proprio un tavolo tecnico sui fabbisogni formativi, proprio quando è stato sia finanziato dalla stessa regione un progetto con medesime finalità sia sono previste per legge altre istituzioni che operano pubblicamente per l’elaborazione dei fabbisogni formativi territoriali e per settori produttivi?
Un esempio è l’ISFOL – Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori – quale un ente nazionale di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che svolge e promuove attività di studio, ricerca, sperimentazione, documentazione, informazione e valutazione; fornisce supporto tecnico-scientifico allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali; fa parte del Sistema Statistico Nazionale (Sistan) e collabora con gli organismi e le istituzioni comunitarie; svolge il ruolo di assistenza metodologica e scientifica per le azioni di sistema del Fondo sociale europeo;
Altro esempio è Il Sistema informativo Excelsior dell’unioncamere, che fornisce annualmente i dati di previsione sull’andamento del mercato del lavoro e sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese.
E allora, in questo delicato momento di crisi del settore, è propriamente necessario un Tavolo Tecnico sui bisogni formativi o sarebbe più urgente trovare le soluzioni finanziarie per la copertura della seconda annualità dell’avviso 20, in attesa di poter invece con più calma e seenità trovare ogni successivo tempo per ampliare i cd. fabbisogni formativi?
Ad oggi, l'unico fabbisogno che conosciamo è quello di GARANTIRE IL POSTO DI LAVORO A 8.000 DISGRAZIATI!
Ed inoltre ha senso annullare un sistema che ha condotto una naturale selezione degli enti di formazione, mediante le verifiche, i monitoraggi quotidiani ed i controlli imposti dalla piattaforma faros?
Il risultato di tali rigide procedure ha portato ad un risparmio sul budget complessivo del finanziamento pubblico di oltre 5.000.000 di euro, poichè circa 50 corsi da 900 ore non hanno avuto inizio, causa l’inefficienza e l’incapacità di alcuni enti.
In tema di procedure di accreditamento degli enti non sarebbe più semplice, invece di smantellare un sistema, procedere e continuare agli audit di verifica da parte della società Deloitte spa (aggiudicataria di un’apposita gara pubblica ad evidenza comunitaria)?
Salviamo il salvabile, la seconda annualità dell’avviso 20 è l’unica vera soluzione alla crisi del settore. La politica e la coscienza dei politici devono trovare con urgenza le soluzioni per garantire il posto di lavoro ai lavoratori.
8 commenti
finalmente un pò di pulizia. deve rimanere a lavorare solo la gente realmente qualificata e volenterosa. il resto a casa accussì si’imparanu ca un si campa di politica e raccumannazioni!
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Ma ricordo male ho il Presidente Crocetta in campagna elettorale ebbe a dire che non avrebbe mai permesso la cosidetta “Macelleria Sociale”, ma mi chiedo? questa cos’è signor Presidente? I suoi buoni propositi stanno precipitando in un tunnel dal quale non riesce più ad uscire forse? La prego, almeno lei, la smetta con gli annunci ad effetto e mette in atto, se ci riesce, quello che ha promesso. Passi dalle parole ai fatti. I siciliani avevano sperato in un cambiamento vero con la sua elezione. Non li deluda.
demagogia, populismo e terrorismo!
governo incoscente inadeguato incapace
volevo ringraziarti per messaggio ma sono bloccato per latri 28 gg ed ore… grazie, l’ho già pubblicato
A casa i cancari !!!!