Montagne di rifiuti sotto i raggi del sole con temperatore che superano i 30 gradi e turni di erogazione dell’acqua inaccettabili, si inizia così l’estate agrigentina.
Gli scatti pubblicati riprendono lo stato dell’arte di Zingarello, frazione balneare di Agrigento, che non è diverso da quello di Cannatello, Agrigento città, Villaggio Mosè o della vicina Favara e di altri Comuni della provincia, vocata al turismo.
Nello Musumeci doveva agire con il pugno di ferro, pure su Crocetta si disse la stessa cosa, obbligati hanno buttato l’acqua sporca con tutto il bambino. Sono i cittadini le grandi vittime della politica regionale che pagano le tasse e non hanno servizi.
Torniamo su quanto sta accadendo a Zingarello che varrebbe per quasi tutto il territorio agrigentino.
Sforziamoci di immaginare il luogo di rara bellezza naturale curato come dovrebbe essere dall’amministrazione comunale di Agrigento. Tutto votato all’efficienza, strade pulite, acqua tutti i giorni, adeguata illuminazione pubblica, insomma pensiamo a Zingarello come dovrebbe essere nell’ordinaria amministrazione senza grandi cose. L’ordinario! Basterebbe proprio l’ordinario per fare arrivare un esercito di turisti e il privato investirebbe in b&b, ristoranti, bar, nuovo lavoro e nuova occupazione. Ed invece c’è la munizza e non c’è l’acqua, non c’è l’illuminazione pubblica adeguata, ma si pagano le tasse.
Intanto, i nostri eroi promettono di cambiare tutto, quando non si cambia nulla.