Impossibile dimenticare i disagi subiti dai contribuenti in occasione del recente invio degli accertamenti 2011, file interminabili allo sportello e tanti annullamenti, il rovescio della medaglia è che il Comune ha già incassato 150mila euro e c’è attesa di altri ulteriori introiti.
A darci la notizia è l’assessore Crocetta Maida, alla quale non abbiamo mai fatto sconti per la sua chiusura alle informazioni circa la situazione finanziaria dell’Ente. Ieri, invece quasi a sorpresa, ci ha chiamati per darci notizie e noi non ce lo siamo fatto dire due volte. Siamo, praticamente, volati da Crocetta Maida.
“Abbiamo chiesto scusa ai cittadini – ci dice l’assessore – per i disagi arrecati per gli accertamenti 2011, ma l’Aipa ha fornito al Comune una banca dati imprecisa e confusa. Ad ogni modo, l’attività ha consentito di portare alla luce centinaia di evasori totali, cioè di contribuenti totalmente sconosciuti al Comune. Un fatto di estrema importanza che allarga la platea dei contribuenti e permetterà, a regime, di abbassare i costi del servizio secondo la regola del pagare tutti per pagare meno”.
E l’attività continua con la richiesta di pagamento spedita all’utenza per gli anni 2013, 2014 e 2015. “Questi – non sono evasori totali, sono conosciuti e presenti nei ruoli ma non hanno pagato”.
Si incassano soldi, comunque, già spesi, perché già inseriti nei bilanci dei relativi anni e che saranno consegnati ai Commissari per la copertura dei debiti del Comune.
“Spero – dice l’assessore Maida – di ampliare ancora la platea dei contribuenti con la lavorazione del 2012. E’ un’azione dovuta per legge e vantaggiosa per l’utenza virtuosa che non può continuare a pagare per tutti. E’ un lavoro lungo di circa tre anni, che a Favara viene fatto per la prima volta. Il Comune deve fare pagare tutti per legge, da qui gli accertamenti e la lotta all’evasione fiscale”.
Per pesare l’evasione, nel 2017 sul costo del servizio di igiene ambientale di circa 6milioni di euro, il Comune ha incassato 2,8milioni di euro, solo il 40 per cento.
“La gente non paga – conclude l’assessore Maida – e si innescherà l’azione esecutiva”.
Che dire? la Maida ha fatto il suo lavoro accendendo il faro sull’evasione e fin qui va tutto bene. C’è un aspetto negativo destinato a restare tale finché non si cambierà la programmazione di un servizio che non ha assolutamente tenuto conto della capacità di reddito dei cittadini, molti dei quali non pagano perché non possono pagare.