Non ci sono più 14 consiglieri con il coltello tra i denti pronti a sostenere l’amministrazione comunale. Questo è un dato di fatto, eppure nessuno ha da dire nulla all’opinione pubblica.
Disertano l’aula consiliare, cade la seduta per mancanza di numero legale, quando da solo il M5s può rendere valide le assise cittadine. I segnali di mal di pancia ci sono tutti, mentre non ne conosciamo le cause.
In passato, prima della “rivoluzione” a firma 5 stelle, le maggioranze si sfaldavano e si ricomponevano, sotto la luce del sole, con comunicati e conferenze stampa. Si osservava il silenzio solo nel caso di contrasti tra l’amministrazione e i consiglieri dovuti a fatti personali, a promesse non mantenute. Tu dovevi farmi assaggiare la torta e mi hai lasciato a bocca aperta, vatti a cercare la maggioranza. Questo metodo, con la rivoluzione stellata non dovrebbe esistere più. Anzi, lo escludo. Il mondo è andato avanti e voglio andarci io.
E allora i dissapori possono essere solo legati a divergenze di vedute sul modo di amministrare la città. Perché non dirlo? Dove è andata a finire la trasparenza della politica?
Non sono fatti loro e non nostri. Non siamo esasperati dalla curiosità, ma fortemente preoccupati del futuro di Favara.
Quelli del passato non lo erano e sono stati abbondantemente puniti dall’elettorato, voi siete obbligati alla trasparenza e al dialogo con i cittadini. E’ questo il vostro cavallo di battaglia e la gente vi ha dato fiducia.
Del resto, un braccio di ferro muto e silenzioso non porta benefici a nessuno e, in particolare, alla collettività. Muti conservano la carica di consigliere e Anna Alba quella di sindaca, senza portare alcun beneficio alla città.
Può essere pure che mi sbagli, smentitemi. Dica chi, del M5s, ha dimostrato lontananza dall’amministrazione comunale che il giornalista ha sbagliato, ha interpretato male e che regna l’amore nel movimento.
Devo tornarci per forza, siamo preoccupati. Uno per tutti sul lungo elenco, lo stato di salute delle casse comunali. Non sto puntando l’indice contro nessuno, ma tu consigliere comunale che hai fatto capire a tutto il mondo con gesti e atteggiamenti di esserti allontanato dalla maggioranza, puoi avere la compiacenza di farci sapere? Parla, perché il rapporto politico non è mai stato in due, neppure nel condannato passato, ma in tre. Il rapporto, per essere più chiari possibile, non è tra il consigliere comunale e il sindaco, ma tra i due c’è la gente, il popolo, quanto mi piace scrivere questa parola. E già che ci sono la riscrivo, il popolo vuole sapere e resta in attesa di vostre notizie.